La fondazione di chiese fa per me?
  1. La motivazione principale che mi porta a considerare la fondazione di chiese è una motivazione positiva (come lo è la gloria di Dio e la salvezza delle persone) e non l’insoddisfazione per la mia situazione attuale?

  2. Credo che la fondazione di chiese sia la principale strategia decretata da Dio mediante la quale Egli compie la Sua volontà, fa avanzare il Suo regno e glorifica il Suo nome?

  3. Credo nel vangelo e lo sperimento come “potenza di Dio” non solo per salvarmi dalla pena del peccato ma anche dal dominio del peccato nella mia vita?

  4. Condivido regolarmente il vangelo con i non credenti, e posso indicare delle persone che hanno fatto professione di fede e che stanno ancora camminando con Cristo in seguito alla mia testimonianza?
Read More
L’essenza interiore dell’adorazione

Che importa? Comunque sia, con ipocrisia o con sincerità, Cristo è annunciato; di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora; so infatti che ciò tornerà a mia salvezza, mediante le vostre suppliche e l'assistenza dello Spirito di Gesù Cristo, secondo la mia viva attesa e la mia speranza di non aver da vergognarmi di nulla; ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte. Infatti per me il vivere è Cristo e il morire guadagno. Ma se il vivere nella carne porta frutto all'opera mia, non saprei che cosa preferire. Sono stretto da due lati: da una parte ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; ma, dall'altra, il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi.

 

Read More
Roma ha davvero cambiato volto?

Il 31 ottobre 2017 segnerà il cinquecentesimo anniversario della Riforma. L’affissione delle novantacinque tesi alla porta della Cattedrale di Wittenberg quel giorno del 1517 per mano di Martin Lutero è uno degli avvenimenti più importanti nella storia del mondo. Infatti, molti evangelici fanno risalire le loro origini a quel momento che diede inizio al movimento Protestante, del quale ci consideriamo gli eredi.

Ma la Riforma accadde cinquecento anni fa! Come per quasi ogni cosa cinquecento anni dopo il suo inizio, le cose sono cambiate. Ma lo sono davvero? Quali questioni hanno suscitato la Riforma? Quali erano le principali proteste contro la Chiesa Cattolica di quel tempo? Le stesse condizioni perdurano anche adesso, tanto da rendere la Riforma incompiuta?

 

Read More
Storia, CulturaGregg Allison
Che cosa significa essere una chiesa vangelocentrica?

Atti 29 non vuole solo fondare chiese, ciò che conta è il tipo di chiese che sono fondate. In questo post Ray Ortlund ci fa comprendere che le chiese sane e che fondano altre chiese sono incentrate sul vangelo di Cristo. 

 

“Evangelion (quello che chiamiamo “il vangelo”) è una parola Greca, il cui significato è notizia buona, allegra, contenta e gioiosa, che rende felice il cuore di un uomo e che lo fa cantare, ballare e saltare di gioia”. [1] William Tyndale

William Tyndale, il traduttore pioniere della Bibbia in Inglese, scrisse queste deliziose parole nel 1525, sigillandole con la sua morte da martire. Quale mondo è quello in cui viviamo, nel quale una cosa così felice è così tanto odiata! Ma è così.   

Read More
L’amore romantico è un dono meraviglioso (e un dio terribile)

Siamo alla fine di una settimana molto proficua nella quale è stato nostro ospite l’autore e oratore Dott. Paul David Tripp, che ha sostituito per questa settimana John Piper, che ritornerà lunedì. Paul è l’autore del libro “Awe: Why It Matters for Everything We Think, Say, and Do”. Questa settimana abbiamo parlato del senso di stupore, e di come esso sia di fatto collegato a tutto quello che facciamo, inclusa la crescita spirituale, gli obiettivi del ministero, i tentativi di mettersi a dieta, i metodi su come crescere i figli, e le nostre attese sul matrimonio, di cui parliamo oggi.

Paul, nella ricerca che ho svolto sulle lettere pastorali del pastore del diciottesimo secolo John Newton, sono rimasto sorpreso nel constatare quanto spesso egli ha scritto a novelli sposi per metterli in guardia contro il pericolo di far diventare il proprio coniuge un idolo che infonde sicurezza. Lo fa ripetutamente nelle sue lettere, credo in parte perché lui stesso sperimentò questa cosa nel suo matrimonio, un’impressionante storia d’amore in sé. Questa sua preoccupazione è portata avanti oggi attraverso il ministero di, per fare un esempio, Tim e Kathy Keller, che ci avvisano dei pericoli dell’attrazione ossessiva nei confronti dell’amore romantico che influenza molti dei media popolari. La bugia dice: Se trovi l’amore romantico, tutta la tua vita avrà sicurezza e appagamento, a tal punto che il matrimonio diventa un tipo di salvezza, e l’amore romantico assume quasi aspettative redentive. Che cosa diresti dunque a cristiani, celibi o sposi novelli, che corrono il pericolo di perdere il senso di meraviglia in Dio diventando ossessionati con l’amore romantico?

Read More
Cultura, Re e Cristo

La religione è una questione dibattuta in una società secolare. Non che la religione sia respinta su due piedi. Più che altro deve saper stare al suo posto. La religione ha il suo posto, certo, solamente che non è al centro. E’ periferico, marginale e secondario. Il suo ruolo nella cultura è per lo più ornamentale e di supporto. Questo ruolo le è garantito fintanto che essa conosce e rispetta le regole del gioco.

La triste realtà è che a molti conduttori di chiesa contemporanei le cose stanno bene così e pur di rimanere al loro posto, rispettano le regole del gioco.

Read More
Che cosa dice la TV sul sesso?

La nostra cultura ci bombarda con immagini a sfondo sessuale (pubblicità su Facebook, riviste, video su YouTube, televisione, cataloghi, Netflix, e con ogni altro mezzo possibile). E’ una cosa talmente evidente che uno non può fare a meno di notarla. Ma c’è una verità non altrettanto evidente: la nostra cultura non solo ci mostra sesso; ci parla anche di sesso.

Giusto o sbagliato, la nostra cultura ci insegna riguardo al sesso. I mass media trasmettono in continuazione educazione sessuale.

 

Read More
Il tuo contesto missionale più importante: la tua vocazione

Sappiamo che tutto quello che Dio fa, lo fa attraverso il suo popolo. Come pastore credo che se vogliamo far avanzare la missione di Gesù, noi che siamo le guide della chiesa dobbiamo impegnarci ad affidare la missione al popolo di Dio. Gran parte dell’attività della chiesa consiste nell’equipaggiare le persone per le loro vite personali e per il ministero tra le mura della chiesa, ma sono convinto che il popolo di Dio vada equipaggiato in vista di quello che è forse il loro contesto missionale più  importante: le loro vocazioni.

 

Read More
Il Papa offre misericordia - i Protestanti non accettano l'indulgenza

L’8 dicembre 2015, Papa Francesco ha aperto l’enorme santa porta di bronzo della Basilica di San Pietro per iniziare l’anno di Misericordia.  Normalmente chiuso e cementato, il portone simbolizza l’entrata alla presenza di Dio dove il fedele cerca di ottenere grazia.

Una caratteristica centrale dell’anno del Giubileo è la dispensazione delle indulgenze plenarie. Per molti, la parola “indulgenza” evoca immagini delle reliquie di Wittenberg del sedicesimo secolo, che vantavano fra le loro schiere: latte materno della Vergine Maria o un rametto del famoso roveto ardente. Pensiamo a xilografie e affreschi rappresentanti famiglie di anime che languono cercando di uscire dalle fiamme del Purgatorio. Davanti ai nostri occhi vediamo predicatori attraversare campagne della Germania su carri carichi di casse piene d’oro, e certificati firmati dal Papa. Poi pensiamo a Martin Lutero, che finalmente decise di levarsi e dire “Basta!”

Ma la storia ci dice di più.

Read More
Cultura, Storia, TeologiaGregg Allison
7 Principi Chiave per Fondatori di Chiese

Principio chiave numero 1: Pensa al Vangelo

Cominciamo da due domande importanti ed essenziali: (1) Quanto perduti sono i perduti? (2) In che modo vanno cercati i perduti?

Se è vero che la dottrina si dimostrata più dalla pratica che da ciò che si professa, dobbiamo allora riconoscere che la risposta di molti alla prima domanda è: “Non del tutto perduti”. Il che forse spiega perché non ci tormentiamo spesso sulla seconda domanda.

Ma il vangelo ci dice che i perduti sono realmente perduti, e che essere perduti è una cosa veramente terribile. Questo spiega perché la domanda numero 2 è così pressante. I perduti sono perduti e devono essere trovati per la gloria di Dio e l’onore del suo nome. Sia l’esperienza sia il materiale biblico dimostrano che uno degli strumenti più efficaci per fare questo è fondare chiese.

Read More
Lo Spirito Santo, il Fondatore di Chiese

Non riesco a ricordare una chiesa fondata con successo che non sia iniziata con una visione, una missione e una strategia chiara. Stranamente, non ho nemmeno mai visto una chiesa fondata con successo che sia andata secondo il piano originale! Devi avere dei piani? SI’! Devi prestare attenzione alle deviazioni che lo Spirito Santo ti mette lungo il cammino? Certamente!

La testimonianza di Francis A. Schaeffer mi sprona a prestare attenzione allo Spirito:

“Il problema centrale della nostra epoca è la chiesa del Signore Gesù Cristo, a livello individuale o collettivo, la quale ha la tendenza di compiere l’opera del Signore nella potenza della carne anziché dello Spirito. Il problema centrale è sempre tra le fila del popolo di Dio, non nelle circostanze intorno a loro”.  

 

Read More
3 cerchi concentrici per mantenere chiarezza teologica

Alla conferenza di Atti 29 Europa di Roma dell’Aprile di quest’anno, sono state adottate le seguenti risoluzioni sulla chiarezza teologica. A causa delle pressioni esercitate dal mondo d’oggi, la conferenza si è concentrata su tre questioni fondamentali: l’immagine di Dio, l’unicità di Cristo e la giustificazione per fede. Lo scopo era di:

Onorare tutto quello che la Bibbia afferma sui nostri atteggiamenti, convinzioni, principi morali, strutture e vite perché qualunque cosa meno di questo significa rigettare la Signoria di Cristo, e tutto ciò che va oltre significa opporsi alla sua Signora.

 

Read More
Impatto
Tutto trema, ma Dio....

La tragedia è immane. La sofferenza indicibile. Viene la voglia di abbracciare e confortare tutta la gente angosciata, colpita così duramente lì nel centro Italia, ad Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto. Già, confortare.

Ma come si fa a trovare conforto in momenti così sconfortanti? Esiste un senso in una tragedia così? Dove trovare la forza per andare avanti, per affrontare oggi o domani? Una giornalista della CNN, ripresa mentre avveniva un’altra forte scossa, ha esclamato: ‘O Gesù!’ Già. Gesù. Ma è davvero plausibile pensare a un Gesù presente e attivo, a questo Dio che a tanti adesso pare essere molto distante e che per tanti altri, proprio come per la giornalista, è quasi esclusivamente una esclamazione scaramantica e nient’altro?

Read More
Jonathan Gilmore
Dopo empatia e aiuti umanitari, le persone vogliono risposte

Priorità

Prima le cose importanti.

Quando i cristiani assistono alla sofferenza, provano empatia. Anche noi abbiamo dei corpi (Ebrei 13:3). Perciò, l’amore ci comanda: “Piangete con quelli che piangono” (Romani 12:15).

Poi è la volta di aiutare. Vogliamo contribuire ad alleviare ogni aspetto della sofferenza umana, specialmente la sofferenza eterna:

Così dunque, finché ne abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede (Galati 6:10).

E questo include anche i nemici:

Amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano (Luca 6:27);

 

Read More
John Piper
Perché esiste l’inferno

Perché Dio ha deciso che fosse opportuno stabilire un giudizio eterno, senza fine? E qual è il peccato principale che esso intende punire? E in che modo diventiamo tutti colpevoli tanto da rendere questa punizione adeguata e giusta per ogni essere umano che è separato da Cristo? Troviamo la risposta a questa domanda impegnativa ma essenziale in Romani capitolo 1. Quello che segue è uno spezzone tratto da un messaggio che John Piper ha predicato l’anno scorso in Inghilterra durante la conferenza Revive, organizzata dalla rete di fondazione di chiese denominata “Co-Mission”. Ecco quello che ha detto.

Read More
John Piper
Perché ho bisogno del perdono? Attento alle risposte sbagliate

Qual è lo scopo ultimo della croce nel perdono dei miei peccati? E’ una delle domande più fondamentali al mondo, e le risposte che si danno sono molto diverse tra di loro, alcune buone, alcune sbagliate, e altre anche false. John Piper ci aiuta ad analizzare le risposte in un sermone predicato nel 2015 alla Conferenza Co-Mission tenutasi a Canterbury, Inghilterra. Ecco la sua risposta alla domanda.

Read More
John Piper
Il Grande Mandato: compiuto da Chiese per fondare Chiese

Il Grande Mandato di Cristo in Matteo 28:16-20 il più delle volte è associato a un appello rivolto ai singoli credenti a considerare la loro chiamata di andare in altri paesi come missionari. Sicuramente è un testo che ogni seguace di Cristo dovrebbe meditare e applicare, ma la sua applicazione prevalentemente in chiave personale sembra essere più il prodotto della cultura occidentale che di una naturale lettura del testo.

 

Read More
Ryan King
Leggo la Bibbia ma non sento niente. Che cosa dovrei fare?

Finiamo la settimana con una domanda che molti cristiani si fanno nella mente. E’ una domanda che spesso ti è rivolta per strada, Pastore John, ed è una delle domande più comuni che riceviamo dalle email degli ascoltatori, ed è questa: Se leggo la mia Bibbia, ma i miei sentimenti non sono toccati dal valore, dalla preziosità, dalla bellezza, dai piaceri che quelle parole dovrebbero comunicare, c’è qualcosa che posso fare dopo? O devo solo aspettare che la cosa mi succeda nel futuro? Cosa si deve fare?

Sono contento di questa domanda perché è una cosa sulla quale ho riflettuto a lungo di recente. Ho meditato su una sezione del libro dei Proverbi, e credo che questa sezione è inserita dall’autore ispirato appunto per rispondere a questa domanda.

 

Read More
John Piper
Il messaggio dell’Islam a confronto con il Vangelo di Gesù

Le domande sui rapporti tra musulmani e cristiani continuano a essere sotto i riflettori dei media e della società in generale. Una in special modo (“I cristiani e i musulmani adorano lo stesso Dio?”) è diventata particolarmente controversa tra i cristiani negli Stati Uniti. Spesso le risposte sono state estremizzate: da una parte s’insiste nel sostenere che la riposta deve essere affermativa e dall’altra lo si nega con veemenza. Ma la domanda stessa è assai ambigua e presenta al suo interno diverse questioni, e ciò non aiuta di certo. Perciò, anziché cercare di rispondere direttamente alla domanda se i cristiani e i musulmani adorano lo stesso Dio, è più utile considerare le somiglianze e le differenze nel credo dei musulmani e dei cristiani, evidenziando sia le aree di accordo sia di disaccordo.

Read More
Don Carson