Posts in Sofferenza
Gesù non è spaventato dalla mia sofferenza e dalle mie domande

Iniziai a capire che il Vangelo si applicava alla mia salute mentale, al mio dolore e alla mia fede proveniente dalla grazia. Le complessità del suo dire “sì” alla profonda sofferenza di mio padre che lo ha portato alla morte, o al mio grave disturbo ossessivo compulsivo, non erano facili da comprendere. Ma ciò che divenne più chiaro fu la certezza che questi luoghi oscuri non lo fanno scappare.

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Sovranità, responsabilità e speranza in Ucraina

Portare i pesi gli uni degli altri è qualcosa di molto pratico per Bohuš e la chiesa di Nitra. Come abbiamo ascoltato nel video, significa guidare in auto fino al confine e prendere rifugiati che fuggono dalla guerra e dalla morte. Significa mettere due o tre dei tuoi figli in una camera da letto per accogliere altri bambini. Per Vlad Oara, un pastore nella confinante Romania, significherà affittare strutture ricettive per loro in modo che le persone che affluiscono in massa non dovranno essere alloggiate in campi sovraffollati.

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Imparare a vivere con la perdita

La morte ha un impatto potente su di noi. La morte è una prova anche per noi credenti che viviamo con la speranza della risurrezione e di essere riuniti con i nostri cari cristiani, in quanto essa altera la nostra esperienza in questo mondo, costringendoci a continuare a vivere senza qualcuno che amiamo, a continuare a vivere nonostante la perdita subita.

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Un appello alla giustizia, alla restaurazione e al rinnovamento

Piangiamo con gli uomini e le donne di colore per i quali la morte di George Floyd è diventata l’emblema di un’ingiustizia di vecchia data, che ha fatto scoppiare proteste pacifiche, seguite da disordini e saccheggi illegali. È nostra preghiera che il male venga denunciato e che Dio protegga coloro che si impegnano concretamente per servire e proteggere le nostre città. Come dice il Salmo 127: “Se il Signore non protegge la città, invano vegliano le guardie”.

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Quando la mia vita andò in pezzi, ebbi bisogno di una Bibbia che non avrebbe fatto lo stesso

Leggendo la Bibbia mi sentivo come se stessi mangiando del cartone: secco, difficile da deglutire e insoddisfacente. Nei momenti difficili mi sono allontanata dalla sua lettura, cercando invece “il pensiero del giorno” o una voce amica che mi avrebbe incoraggiata. Promettevano un sollievo più veloce delle pesanti e intimidatorie pagine di un vecchio libro.

Eppure, nonostante tutte le mie prove, niente ha avuto un impatto duraturo su di me come leggere la Bibbia.

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