L’aspetto fisico è il mio idolo?

Trascrizione audio

L’aspetto fisico è un’ossessione per molte persone, e ci sono grandi industrie attive nel settore della dieta e dell’esercizio fisico nella nostra cultura oggi. Abbiamo ricevuto questa domanda da un ascoltatore del podcast di nome Jon, che vive e lavora a Washington D.C. e che si sta chiedendo quali sono le vere motivazioni che lo fanno andare in palestra. Ecco cosa ci ha scritto Jon: “Caro Pastore John, sono un assiduo frequentatore di palestra. Nel corso degli anni, grazie alla mia costanza, ho ottenuto una buona forma fisica. La mia tentazione è fare del mio corpo un tempio per la mia gloria. Voglio che gli altri siano colpiti dal mio fisico. Questa è la pura verità, anche se non lo ammetto mai. Pochi lo farebbero. Quand’è che l’allenamento fisico oltrepassa il confine tra autodisciplina e autoglorificazione?”

Riassumerò la mia risposta in una frase, e poi cercherò di spiegarne le implicazioni. La disciplina della ricerca della forma fisica diventa una forma di autoglorificazione peccaminosa quando non la si esercita più come uno strumento per: 1) vincere il nostro peccato, 2) servire gli altri, 3) glorificare Cristo.

“Ho 70 anni, e pratico regolarmente jogging da quando ne avevo 22. Gente, fare jogging non è la fonte della giovinezza”.

Nella cultura in cui viviamo questa è una questione molto rilevante sia per gli uomini sia per le donne, perché ora dopo ora, ogni giorno, la pubblicità e gli altri media ci dicono che, per avere successo ed essere felici, i nostri corpi devono avere una certa apparenza. Che si tratti di come ci vestiamo o del nostro taglio di capelli o di come ci alleniamo per essere in forma, il cristiano deve avere ben chiaro in mente il modo in cui Gesù ci chiama a fare queste cose, che ci rende diversi dal mondo. E credo che egli ci chiami a fare queste cose in modo diverso.

Sto suggerendo che ci sono tre modi di valutare se la nostra ricerca della forma fisica è peccaminosa o no. Questi tre modi sono: Uno, questa ricerca nasce da un desiderio sincero di sconfiggere il peccato nella mia vita? Due, questa ricerca nasce da un desiderio sincero di diventare più utili nel servire altre persone in vista del loro bene terreno ed eterno? Tre, la mia ricerca della forma fisica esprime un desiderio sincero di mostrare che Cristo è più prezioso per me del mio aspetto o della mia salute o della mia reputazione di persona disciplinata? Esaminiamoli uno alla volta.

1. Il tuo allenarti in palestra è una strategia per vincere il peccato nella tua vita? Credo che possa esserlo. Paolo disse che trattava duramente il suo corpo e lo riduceva in schiavitù, perché sapeva che dalla sua carne provenivano potenti tentazioni in grado di ostacolare il suo ministero (1 Corinzi 9:26–27). La pigrizia è una di queste.

Il libro dei Proverbi ci mette ripetutamente in guardia dall’essere pigri. Proverbi 20:4: “Il pigro non ara a causa del freddo; alla raccolta verrà a cercare, ma non ci sarà nulla”. Proverbi 21:25: “I desideri del pigro” — chi sta con le mani in mano — “lo uccidono, perché le sue mani rifiutano di lavorare”. E’ una buona cosa allenarsi, mangiare sano e dormire bene per rendere sottomessi gli impulsi del corpo che vorrebbero renderci schiavi, pigrizia inclusa. Paolo disse in 1 Corinzi 6:12: “Ogni cosa mi è lecita, ma io non mi lascerò dominare da nulla”. Sta parlando di ogni cosa buona e di ogni cosa cattiva. E’ buona cosa allenarsi per sconfiggere il peccato della pigrizia e l’amore della comodità.

Non appena dico questo, ogni credente maturo nel senso biblico si rende conto che Gesù ci ha anche messo in guardia dal pericolo di vantarci di questo tipo di autodisciplina. Ci ha messo in guardia dall’amare la reputazione di essere una persona disciplinata. Matteo 6:16–17: “Quando digiunate, non abbiate un aspetto malinconico come gli ipocriti; poiché essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verità: questo è il premio che ne hanno. Ma tu, quando digiuni . . . ”

“Mostra che Cristo è più prezioso del tuo aspetto, o della tua salute o della tua reputazione di persona disciplinata”.

Qui il digiuno indica ogni tipo di rinuncia a se stessi, vero? Digiunare dalla televisione: allora, John Piper, tu non hai una TV. Wow, sei molto orgoglioso di questo. Bla, bla, bla. O digiunare dalla comodità. Ti metti a sollevare pesi fino allo sfinimento. O il digiuno dal cibo, o qualunque cosa. Il digiuno qui rappresenta ogni tipo di autodisciplina. “Quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia, affinché non appaia agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa” (Matteo 6:17–18).

Sì, certo, adottiamo disciplina e abnegazione nella ricerca di sconfiggere il peccato nelle nostre vite, e stiamo sempre attenti all’inganno del peccato che ci induce a vantarci dei nostri stessi trionfi sul peccato, trasformando così il trionfo sul peccato in una sconfitta da parte di un altro peccato. Ecco quanto sono ingannevoli i nostri cuori, e questo ci porta al secondo modo per valutare se la nostra ricerca della forma fisica è peccaminosa.

2. La nostra ricerca della forma fisica è dovuta a un desiderio sincero di diventare più utili nel servire per il bene terreno ed eterno di altri? Vuoi essere in forma per essere un cristiano fedele? Vuoi essere più sano per renderti utile? Sei interessato al tuo aspetto fisico per amare meglio le altre persone?

Quando i discepoli discutevano su chi di loro fosse il più grande, Gesù disse: “Se qualcuno vuole essere il primo, sarà l’ultimo di tutti e il servitore di tutti” (Marco 9:35). In altre parole, in palestra, al posto degli specchi, dovrebbero esserci grandi cartelli sulla parete con scritto: “Chiunque vorrà essere grande fra voi, sarà vostro servitore” (Marco 10:43). Vuoi essere forte? Vuoi essere in forma? Vuoi essere muscoloso? Vuoi esserlo per servire più fedelmente le persone, o vai in palestra per essere visto da altri? Se è così, questo è un atteggiamento esecrabile e sei in grossi guai. Questo è quello che direbbe Gesù. E lo disse (Matteo 6:1).

3. La ricerca della forma fisica è un desiderio sincero di mostrare che per te Cristo è più prezioso del tuo aspetto o della tua salute o della tua reputazione di persona disciplinata? Stai cercando di esaltare Cristo o solo te stesso? Ecco ciò che Paolo disse in Efesini 6:10: “Del resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza”. In altre parole, la vera forza si ha quando stiamo cercando di essere forti nella forza di Cristo: non forti in noi stessi, ma forti nel Signore. In altre parole, il nostro obiettivo in palestra è di essere forti in modo tale da far apparire Gesù forte. Dobbiamo capirlo o diventeremo idolatri. Diventeremo vanagloriosi.

Ecco come lo esprime Pietro in 1 Pietro 1:24–25: “Ogni carne è come l’erba, e ogni sua gloria come il fiore dell’erba. L’erba diventa secca e il fiore cade; ma la parola del Signore rimane in eterno”.   

 Il problema è che, in palestra, la gloria che le persone cercano è come l’erba. Si secca. Cade.

“Il nostro obiettivo in palestra è essere forti in modo tale da far apparire Gesù forte”.

Credimi, ho 70 anni, e pratico regolarmente jogging da quando ne avevo 22. Non è la fonte di giovinezza, gente. I tuoi muscoli si affloscieranno. Ti verranno le rughe. Ti verranno le macchie sulla pelle. La tua pelle diventerà squamosa. Non diventerai bello o attraente, e se hai investito la tua vita in questo, oh, sembrerai patetico, come tutte quelle persone anziane di Phoenix con le loro ridicole abbronzature e la loro pelle flaccida e rugosa. E’ una cosa proprio ridicola.

“La parola del Signore rimane in eterno”, e quella parola dice: allenati fedelmente. Ossia, allenati in palestra per sconfiggere il peccato nella tua vita. Allenati in palestra per diventare più utile nel servire per il bene terreno ed eterno degli altri. E allenati in palestra — sì, è possibile! — per mostrare che Cristo per te è più prezioso del tuo aspetto fisico o della tua salute o della tua reputazione di persona molto disciplinata.


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John Piper (@JohnPiper) è il fondatore e insegnante di desiringGod.org e rettore del Bethlehem College & Seminary. E’ stato per 33 anni il pastore della Bethlehem Baptist Church di Minneapolis, Minnesota. Ha scritto più di 50 libri, incluso “A Peculiar Glory”.


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