Pastore, non offrire un cristianesimo irrealistico

Mio figlio di otto anni pensa di essere bravo a fare tutto. Quando guarda una partita di baseball, crede automaticamente di essere capace di prendere la palla, lanciarla, colpirla e correre come un giocatore professionista. “Se giocassi nella Major League di Baseball, probabilmente ruberei molte basi”. Certo che lo faresti, figliolo.

Ovviamente giocare a baseball non è così facile come i professionisti lo fanno sembrare in TV. Il baseball non è l’unica attività con un divario potenzialmente profondo tra percezione e realtà. Buoni sermoni, momenti di preghiera e conversazioni con fratelli e sorelle in Cristo ci appassionano e ci incoraggiano nel momento.

Ma applicare un sermone il lunedì mattina è difficile. Vivere alle otto di mattina alla luce di quello che hai letto un’ora prima può essere difficile. La gioia della comunione fraterna può lasciare il posto alla frustrazione dell’isolamento quando si riaggancia il telefono o quando le nostre strade si dividono nel parcheggio della chiesa.

Seguire il sentiero di maggior resistenza

Scegliere di seguire Gesù significa scegliere una via stretta e difficile. Diamo uno sguardo veloce al tipo di linguaggio che la Bibbia usa per descrivere il discepolato e la santificazione:

  • Morte (Marco 8:34)

  • Essere provati con il fuoco (1 Pietro 1:7)

  • Potatura (Giovanni 15:2)

  • Sofferenza (2 Timoteo 2:3)

  • Prove (Giacomo 1:2) 

Queste parole non descrivono qualcosa di facile, ma piuttosto qualcosa di difficile e doloroso. Ma voglio essere chiaro: arduo non vuol dire brutto. Difficile non significa privo di gioia. Certo, seguire Gesù è arduo e difficile, ma il sentiero di maggior resistenza è anche la via della gioia completa (Giovanni 15:11).

Per un pastore, pascere il gregge significa anche capire che cosa rende la realtà del seguire Gesù difficile per le pecore. Permettimi di darti un avvertimento e un incoraggiamento mentre equipaggi i santi della tua chiesa a seguire il Salvatore.

Avvertimento: le aspettative irrealistiche sono un giogo che rende schiavi 

Gestire le aspettative è una componente importante del vivere come un peccatore, con altri peccatori, in un mondo di peccato. Molte situazioni difficili in cui mi imbatto come pastore e counselor riguardano aspettative irrealistiche o non bibliche. Come ho già detto, la Bibbia non addolcisce la nostra esperienza. Per seguire Gesù dobbiamo morire a noi stessi. Per crescere in Cristo dobbiamo essere potati e provati con il fuoco, e tutto questo avviene in un mondo che si oppone a noi.

È importante vivere ogni giorno con la consapevolezza di queste realtà: “Perciò, dopo aver predisposto la vostra mente all'azione, state sobri, e abbiate piena speranza nella grazia che vi sarà recata al momento della rivelazione di Gesù Cristo” (1 Pietro 1:13). 

Pietro ci dice di assicurarci che niente ci impedisca di pensare in modo corretto mentre guardiamo a Gesù e cerchiamo di seguirlo. Una volta ho parlato con una ragazza alle prese con problemi di ansia. Mi ha raccontato la sua situazione e poi ha riassunto la sua esperienza dicendo: “Non dovrebbe essere così difficile seguire Gesù”. La sua aspettativa che seguire Gesù non dovrebbe essere difficile aveva reso la realtà del seguire Gesù molto più difficile! La sua aspettativa non biblica era un giogo di schiavitù che lei non riusciva a portare.

Anche se un’aspettativa realistica non avrebbe cambiato le sue circostanze difficili, l’avrebbe preparata ad affrontarle meglio senza sentirsi ulteriormente scoraggiata. Non aveva un approccio sobrio al suo cammino quotidiano con Gesù.

Noi pastori abbiamo la responsabilità di aiutare le pecore di Gesù a pensare correttamente alle difficoltà (e alle gioie!) di seguire le sue orme. Pensa alla tua predicazione e al tuo insegnamento. Sai immedesimarti nelle ferite e nei dolori di chi ti ascolta? Se le tue applicazioni non prendono in considerazione le difficoltà del seguire Gesù, avrai difficoltà a connetterti con le persone o creerai un modello di discepolato irrealistico che le persone non saranno in grado di seguire, e questo causerà inutili sofferenze.

Incoraggiamento: Celebra le semplici espressioni di fede

In una cultura del “più grande è, meglio è”, è facile sorvolare sui "semplici" atti di fede e non apprezzare il loro valore e il loro impatto. Ad ogni modo, ogni espressione di fede è significativa. In una società orientata ai risultati come la nostra, è facile attribuire un valore in base a criteri misurabili. Ma la fede non funziona sempre in questo modo; non vediamo sempre risultati immediati.

Poiché la santificazione avviene lentamente, per un lungo periodo di tempo, giudicare l’impatto della nostra fede richiede fede. Abbiamo infatti bisogno di occhi spirituali per vedere le realtà spirituali. Come pastori, dobbiamo individuare e incoraggiare tutte le espressioni di fede. 

Per alcune persone, varcare le porte della chiesa la domenica mattina è come dividere il Mar Rosso. Per altre, aprire la Bibbia e trascorrere dieci minuti con il Signore è come uccidere un Goliat. Quando le persone vivono sotto il peso della difficoltà o della calamità, compiti in apparenza semplici possono richiedere una quantità straordinaria di energia. Non è mai una cosa da poco andare in chiesa e adorare insieme al popolo di Dio. Non è mai una cosa da poco relazionarsi con il Dio vivente.

Per alcune persone a cui fornisco consulenza e cura spirituale, venire nel mio ufficio e accomodarsi sul divano richiede tutta la fede e la fiducia che hanno. Se sminuisco la loro fede non riconoscendo il loro sforzo nonostante le avversità, allora perdo l’opportunità di incoraggiare la loro ricerca di Gesù. 

Seguire Gesù è difficile. Lo è anche aiutare le persone a seguire Gesù. Mentre pasci il gregge che è in mezzo a te, cerca di capire quali sono gli ostacoli che impediscono alle persone di seguire Cristo. Chiedi a Gesù di darti occhi come i suoi in modo da poter cogliere ogni opportunità di celebrare e incoraggiare la fede delle sue pecore. La mia speranza è che tu possa vedere i santi edificati ed equipaggiati per perseverare nel cammino lungo la via stretta e gioiosa del discepolato.


Kent Bass è il pastore per il counseling e la cura dei membri della Imago Dei Church a Raleigh, North Carolina. Ha conseguito un Master in consulenza biblica presso il Southeastern Baptist Theological Seminary. Oltre a fornire cura e counseling ai membri di Imago Dei, Kent aiuta ad equipaggiare e assistere i fondatori di chiesa e i missionari inviati dalla sua chiesa. Kent vive a Wake Forest (North Carolina) con sua moglie Hope e i loro tre figli. Puoi seguirlo su Instagram @kentdbass.

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