Cinque verità da ripetere nella solitudine

Se sei nel ministero da un po’ di tempo, certamente avrai visto persone andarsene dalla chiesa nonostante le tue preghiere, le tue lacrime, l’amore, le energie e il tempo che hai investito in loro. Cerchi di fare finta di niente e di non prenderla in modo personale, ma lo strappo e la perdita fanno male. Anche se è difficile da ammettere, a volte tutto il tuo essere grida: Sono solo.

 

In 2 Timoteo, l’ultima lettera di Paolo, vediamo l’apostolo alla fine del suo ministero. Come sarà la nostra vita quando il nostro ministero sarà agli sgoccioli? Dopo aver investito fedelmente per tanti anni, la nostra speranza è quella di vedere molto frutto e molti amici. Ma Paolo—che si trova in una fredda cella con la prospettiva della morte imminente dopo anni di servizio fedele—alla fine del suo ministero è solo.

 

Tuttavia la speranza di Paolo è salda in Cristo. Forse oggi sei solo, ma in Cristo, anche tu hai speranza. Esaminiamo l’esperienza di Paolo e come lo Spirito Santo ci guida nella solitudine.

Quale tipo di solitudine sperimentiamo? 

Parte della difficoltà della solitudine nel ministero è che essa non arriva nello stesso modo o dalle stesse persone. Paolo individua diversi tipi di solitudine che anche tu potresti avvertire.

 

Desiderio: Paolo desidera vedere Timoteo per essere riempito di gioia (2 Timoteo 1:4). Anche tu potresti avere amici, familiari e collaboratori nel ministero che riempiono la tua vita di gioia, ma Dio ti ha chiamato a servirlo lontano da loro. La gioia della vicinanza rende più difficile da sopportare il dolore della separazione.

 

Abbandono: Hai aperto il tuo cuore e la tua vita confidando nell’unità, e poi se ne sono andati. Paolo dice: “Tutti quelli che sono in Asia mi hanno abbandonato” (2 Timoteo 1:15). Tutti quelli che sono in Asia! Forse anche tu, come Paolo, hai servito persone che un tempo erano fedeli ma che ora “decostruiscono” (2:17). Forse coloro che un tempo lavoravano con te (4:10) si sono fatti sedurre dall’amore per il mondo. O forse puoi dire con Paolo: “Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato” (4:16).

 

Opposizione: Forse ci sono persone che vogliono farti del male (2 Timoteo 4:14) e non sai nemmeno perché. Forse quelli che ami hanno bisogno della verità, ma si oppongono a te. Falsi insegnanti che offrono timore, manipolazione o prosperità riuniscono folle perché le persone distolgono le loro orecchie dalla verità (4:1–4) e cercano di ostacolare l’opera del Vangelo.

 

Prove: Paolo cita un compagno malato che aveva dovuto lasciarlo (2 Timoteo 4:20). Le prove nelle vite degli altri possono allontanarli da noi o renderli non disponibili. Non volevano lasciarci, ma il risultato è lo stesso: la solitudine.

 

Nuove chiamate: A volte si rimane da soli non per cose brutte ma belle—chiese vengono fondate, nuovi ministeri avviati, e Dio chiama le persone a partire. Paolo cita tre persone che sono partite per nuove chiamate (2 Timoteo 4:10-12). Sei gioioso, grato, entusiasta—ma l’addio fa comunque male.

Come ne usciamo?

È facile reiterare il dolore, ma 2 Timoteo ci ricorda continuamente la presenza di Dio. Ogni capitolo ci ricorda che Dio vede, sa, ed è con noi. Queste sono cinque verità che Paolo ripete nella sua solitudine:

  • Dio chiama. A volte potresti chiederti se la tua chiamata è stata un errore—un grande sbaglio—e sentirti un impostore. Ma sei stato stabilito nel ministero per volontà di Dio (2 Timoteo 1:1). Anche se altri vorrebbero una persona diversa da te o pensi che qualcun altro potrebbe fare meglio di te, è Dio che ti ha approvato (2:15–16). Non sei solo.

  • Dio provvede. Egli sa che sei in difficoltà e che hai bisogno delle energie, della saggezza e dell’amore che non hai. Egli ti ha preparato a questo. Egli ti ha dato il suo Spirito (2 Timoteo 1:6-7). Egli ti darà forza e intelligenza (2:7) qualunque sia la situazione in cui stai portando avanti la tua chiamata davanti a Dio (4:2). Non guardare alle tue capacità, perché egli può custodire ciò che ti ha affidato. Non sei solo.

  • Dio costituisce. Ci sono volte in cui sei tentato a indietreggiare per paura di tutto ciò che ti viene richiesto. Dio ti ricorda: Io ti ho salvato, io ti ho chiamato, io ho uno scopo per te, io ho grazia per te (2 Timoteo 1:9). Colui che ha distrutto la morte e messo in luce la vita ti ha costituito (1:11–12). Hai una missione. Perciò non vergognarti della tua missione, e non dimenticarla. Non sei solo.

  • Dio salva. Il ministero del Vangelo è una guerra e Dio conosce le nostre tentazioni e le nostre debolezze. A volte ti domandi se non ci sia qualcosa di meglio da fare; pensi di mollare. Ma il ministero è più grande di te. La Parola di Dio non può essere tenuta in catene; essa è per la salvezza degli eletti. Ricorda la tua salvezza. Tu sei unito a Cristo Gesù. Sei morto con lui, ora vivi con lui e un giorno regnerai con lui (2 Timoteo 2:8-13). Non sei solo.

  • Dio consola. Egli conosce la tua sofferenza; la morsa allo stomaco, l’annebbiamento mentale mentre sei seduto alla scrivania e le notti insonni. Egli vede ogni cosa. Ma questa non è la fine. È in arrivo il giorno in cui il giusto giudice riparerà tutti i torti, smaschererà ogni bugia e ricompenserà ogni atto di fedeltà non visto. Egli ti ha già salvato in Cristo ed Egli ti salverà nell’ultimo giorno (2 Timoteo 3:10-13). Non sarai mai solo. 

Il Dio pieno di compassione che serviamo vede il nostro desiderio, il nostro dolore e la nostra solitudine. Ma anche se l’ultima persona dovesse lasciarci, la fedeltà di Dio è immutabile, il suo amore incrollabile e la sua Parola integra. Egli è con noi ora e sarà con noi fino alla fine, e ci condurrà al sicuro nel suo regno. Non siamo soli.


Caleb Davis è il pastore di True Life Church a Denver (Colorado). Ha un master in counseling dal Westminster Seminary. Lui e sua moglie, Sara, hanno due figli.


DISCLAIMER: Gli articoli postati da Impatto Italia esprimono le posizioni e la sensibilità dell’autore.

Il presente articolo è un’opera di elaborazione di traduzione di IMPATTO ITALIA. Il suo utilizzo totale o parziale è proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di Impatto Italia (impattoitalia@gmail.com). Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.

L’uso del presente articolo è autorizzato dall’editore originale ©A29. La risorsa originale può essere consultata al seguente link: https://www.acts29.com/5-truths-to-rehearse-in-loneliness/

© IMPATTO ITALIA