5 Principi guida per gli anziani di chiesa

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Guarda a lui

Dio ha chiamato gli anziani a essere uomini che vale la pena imitare. In una chiesa locale sana di solito ci sono diverse persone, uomini e donne, il cui esempio potremmo seguire. Ma quando una chiesa designa un uomo come vescovo, essa sta ufficialmente dicendo: “Questo è un esempio ufficiale e riconosciuto dalla chiesa di un seguace maturo di Gesù”. Egli non è l’unico esempio, non è un esempio perfetto, e non è necessariamente il migliore esempio in quella congregazione di ogni singola virtù cristiana. Nondimeno, un anziano è un modello debitamente designato.

Nel nominare una persona come anziano, la chiesa sta dicendo: “Siate suoi imitatori come lui imitata Cristo”. Una chiesa dovrebbe poter dirigere un nuovo credente a un anziano e dire: “Vuoi sapere come dovrebbe essere un vero cristiano? Allora guarda a lui”. Per dirla in altre parole, il lavoro di un anziano include il pascere le pecore con l’essere così come con il fare. Gli anziani guidano le chiese non solo con quello che fanno ma anche con chi sono. E senza l’essere, il fare crolla. Ripassiamo gli elementi del compito di un anziano. Notiamo come ciascun elemento di questa lista può essere acquisito soltanto se l’anziano compie la sua chiamata a essere. In sostanza, un carattere simile a Cristo è una “conditio sine qua non” del ministero pastorale.

1. Incoraggiare la maturità

Tutto il compito di un anziano consiste nel pascere i membri della chiesa in modo che maturino nella somiglianza a Cristo. Gli anziani sono pastori che investono nelle vite dei membri di chiesa per aiutarli a crescere insieme sempre di più all’immagine di Gesù. Ma se un anziano è egli stesso immaturo, come potrà pascere gli altri verso la pietà matura? Così come non ti rivolgeresti a un consulente finanziario che ha dissipato la sua ricchezza facendo investimenti sbagliati, e non ti alleneresti con un preparatore atletico fuori forma che non ti ispira fiducia, allo stesso modo un anziano empio, egoista che dice “imitatemi” ha pochi clienti. Puoi portare altre persone alla maturità in Cristo soltanto nella misura in cui tu stesso sei maturo.

2. Insegnare 

Gli anziani espongono la verità biblica e confutano gli errori dottrinali. Ma cosa succede se la vita dell’insegnante contraddice il suo insegnamento in modo evidente? Tutti, tranne i più affezionati bevitori di Kool-Aid, smettono di ascoltare. La gente non ha molta pazienza per il genere di insegnante che dice “Fate quello che dico, ma non quello che faccio”. Ancora peggio, gli insegnanti ipocriti del popolo di Dio devono vedersela con Dio. Ecco perché Giacomo ha dato questo avvertimento: “Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che ne subiremo un più severo giudizio” (Giacomo 3:1). Quando però un pastore unisce un sano insegnamento a una vita sana, non gli mancherà mai un gregge consacrato. Quando penso al ministero di insegnamento di Ray [un ex mentore] come nostro pastore ad interim, un sermone spicca tra tutti. Durante la settimana di Pasqua, Ray insegnò da Giovanni 13 su Gesù che lava i piedi ai discepoli. Ricordo quel sermone per due motivi. Primo, è stato un magnifico sermone. Ray ha parlato con chiarezza e in modo toccante sul servizio di Gesù, non solo nel lavare i piedi ma nell’andare alla croce per lavare via i peccati. Ray esortò la nostra congregazione a svolgere lo stesso servizio umile gli uni verso gli altri alla luce del vangelo. Secondo, e forse più importante, ricordo quel sermone perché mentre ascoltavo parlare di come essere dei servitori, vedevo anche umiltà, servizio e sacrificio di sé nell’uomo che lo predicava. Il cammino cristiano coerente di Ray mi spinse ad ascoltare il suo messaggio.

3. Cercare le pecore smarrite

[Cercare i membri smarriti] è un compito delicato perché i membri che si sono allontanati dalla chiesa sono spesso fragili e feriti. Di conseguenza, spesso fanno fatica a fidarsi degli altri. Così, quando un pastore con un carattere discutibile la va a cercare, la pecora perduta potrebbe fuggire precipitosamente. Come può una pecora prendere sul serio il tentativo di un pastore di “badare” a lei se l’anziano non è nemmeno in grado di badare a se stesso? Potremmo fare un ulteriore passo avanti. Se l’ipocrisia di un pastore è nota al di fuori delle mura della chiesa, questo è un ostacolo per chi vorrebbe fare anche soltanto una visita domenicale al gregge. “Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito e nel laccio del diavolo” (1 Timoteo 3:7).

4. Guidare con sicurezza, ma con gentilezza

C’è una tensione tra guidare con sicurezza ma al tempo stesso con gentilezza. Ancora una volta, un carattere santo è la chiave. Come ha detto Pietro: “Pascete il gregge di Dio che è tra di voi . . . non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge” (1 Pietro 5:2-3). Essere un esempio è l’antidoto contro l’essere un bullo. Quando gli anziani vivono e amano come Gesù, non hanno la fama di essere arroganti o dispotici. Essi possiedono invece l’umiltà di Gesù che conferisce loro l’autorità morale alla quale la chiesa si sottomette di buon grado. Gli anziani devono guidare attraverso l’esempio per poter avere qualche speranza di guidare.

5. Guida insieme ad altri

Gli anziani danno l’esempio non solo come individui ma anche come gruppo. Pensa al gruppo degli anziani della tua chiesa come alla chiesa in un microcosmo. Il modo in cui i pastori interagiscono, risolvono i problemi, perseguono l’unità e affrontano sfide insieme dovrebbe essere una drammatizzazione vivente che tutta la chiesa deve emulare. Un gruppo di anziani dovrebbe essere in grado di poter dire: “Siate nostri imitatori come noi insieme lo siamo di Cristo”.


Jeramie Rinne (MDiv, Gordon-Conwell Theological Seminary) è il pastore senior di Evangelical Community Church ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. E’ un collaboratore regolare di 9Marks Journal, autore di articoli devozionali per la casa editrice the Good Book Company, e insegnante di esposizione biblica per the Simeon Trust Workshops. Vive ad Abu Dhabi con sua moglie Jennifer e i loro quattro figli.

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