Aiuto! Mio figlio adolescente sta abbandonando Cristo

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Oggi rispondiamo a una domanda piuttosto seria che ci è stata rivolta da una madre di un adolescente. Ci chiede: “Ciao, Pastore John. Che cosa faresti se tua figlia di 14 anni ti dicesse che non vuole più pregare perché non è più una cristiana, che dubita l’esistenza di Dio, e che dubita che il cristianesimo sia migliore di qualsiasi altra religione? Considera la Bibbia vera solo per i cristiani, considera la chiesa non essenziale, ma ci va solo per educazione perché fa parte di una famiglia che dà valore a Dio e alle cose di Dio. Qual è il modo più saggio di comportarci come genitori?”

Forse la cosa migliore che posso fare è raccomandare un libro che è stato molto importante per me a un certo punto della mia vita di genitore, quando uno dei miei figli si è trovato nella stessa situazione. Il libro si intitola Come Back, Barbara di John Miller e di sua figlia Barbara Juliani. Credo sua figlia avesse 18 anni quando se ne andò di casa, ebbe una storia con un ragazzo, e non volle più avere niente a che fare con la fede della famiglia. Il libro descrive cosa hanno provato e cosa hanno fatto i suoi genitori, e poi Barbara, che in seguito è ritornata a casa, ha scritto risposte a ciascuno di questi capitoli, il che dà al libro un insolito realismo su come gli sforzi dei genitori sono stati capiti.

L’altra cosa che posso fare è segnalare a questa mamma a un articolo scritto da mio figlio dopo quel periodo di allontanamento, e che abbiamo pubblicato su Desiring God, intitolato “12 Ways to Love Your Wayward Child”. Le cose che ha provato mentre si era allontanato sono state significative. Ma questi sono i pensieri che metterei in primo piano per ora.

“Stabilisci dei giorni regolari di preghiera e di digiuno per il tuo prodigo, e chiedi a qualcuno dei tuoi amici di unirsi a te”.

1. Devi capire che questa è una cosa sulla quale non hai proprio nessun controllo. La fede è un dono di Dio. Forse un modo migliore di esprimere questo è dire che gli occhi del suo cuore, non solo gli occhi della sua testa, devono vedere Gesù come vero, meraviglioso e desiderabile per essere una cristiana — e solo Dio può aprirle gli occhi. Questo è quello che affermano Efesini 1:18, 2 Corinzi 4:6, 1 Corinzi 2:13–14, e Efesini 2:8. Dio usa genitori, pastori, insegnanti e amici per guidare i figli a Cristo, ma nessuna di queste guide è decisiva. Dio è decisivo. E’ importantissimo che tu, come genitore afflitto, non porti sulle tue spalle un peso più grande di quello che puoi portare. Questo è il punto numero uno.

2. Pertanto, poiché solo Dio può fare questo, la preghiera è assolutamente essenziale e indispensabile. Suggerirei anche di stabilire dei giorni regolari di digiuno per vostra figlia e, forse, di chiedere anche ad alcuni dei vostri amici di unirsi a voi nel digiuno e nella preghiera. Io lo faccio ancora per le relazioni problematiche nella mia famiglia.

3. Una delle cose più essenziali per cui pregare è l’equilibrio (in apparenza impossibile) tra la straziante apprensione per tua figlia e la gioia incrollabile davanti a questa sofferenza: gioia e grazia e potenza e bontà di Dio. So che questo sembra impossibile, perché umanamente lo è, ma a Dio niente è impossibile (Matteo 19:26; Luca 1:37). Tua figlia, ma anche la tua coscienza, deve capire che lei non ha la potenza di annullare la speranza e la gioia che tu hai in Cristo. Lei non deve pensare di avere quel potere. Sarebbe una cosa estremamente falsa se le lo credesse. Deve sentire che lei è importante e che sei molto triste per la sua condizione spirituale, ma deve anche capire la realtà di quello che si sta perdendo; ossia, il tuo incrollabile godimento della grazia di Dio, della pace di Dio che supera ogni intelligenza (Filippesi 4:7), e della bontà e della potenza di Dio nella tua vita. Questo è ciò di cui lei ha bisogno, e deve poterlo vedere. Questo è un miracolo, e soltanto Dio può aiutarti a fare questo.

4. E’ perfettamente giusto e buono che, fino a quando lei vive sotto il vostro tetto e sotto la vostra autorità, segua le regole della vostra casa. E’ lecito aspettarsi questo da lei. Lei dovrebbe rispettare le vostre regole, ma assicurati che questa obbedienza da parte sua non sia affatto la cosa principale che tu desideri da lei. Molti figli pensano che quello che i genitori vogliono da loro sia soprattutto essere ubbidienti e compiacere loro, in modo da non farli sentire in imbarazzo in chiesa o tra i loro amici. Quindi, recitano. Lei deve capire che non è la cosa che v’interessa di più. La cosa che v’interessa è il vangelo della grazia. Non devi farle capire che il suo comportamento è il problema principale. Il problema principale è vedere Cristo come il bene più prezioso di tutti e godere il suo perdono dei peccati e la speranza della vita eterna. Pertanto, mettete il vangelo al centro. Comunicate sempre che c’è speranza per il suo futuro in Cristo.

5. Non rendete ogni serata un interrogatorio sulla sua fede. E fate attenzione alle sfuriate nei momenti di ostilità quando i nervi sono scoperti. E’ un pessimo momento per parlare di alcunché di sensato su Cristo. Piuttosto, organizza periodicamente degli appuntamenti a pranzo con lei il sabato, e chiedetele per tempo il permesso di parlare di cose spirituali. E’ probabile che ve lo concederà. Lei vi dirà che non è necessario che glielo chiediate, ma chiedeteglielo lo stesso. Questi saranno come dei pranzi sullo “stato dell’anima”. Quando ascolti il suo cuore, chiedi al Signore di aiutarti a conoscere quali cose dovresti chiedere, quali cose dovresti dire. Soprattutto, rivolgile domande sul suo cuore, sulle sue emozioni, sulle sue difficoltà a scuola e nelle relazioni. Scava nella sua anima, dove si prendono le decisioni profonde.

6. Nutri la tua anima con il cibo della verità biblica, in particolare leggi le storie che parlano di come il dolore attuale e l’apparente mancanza di speranza siano un preludio alla gioia. Ce ne sono davvero molte. Sto pensando ad Abraamo e a Sara, troppo vecchi per avere figli: all’improvviso, ecco Isacco. Sto pensando a Giobbe, che perse ogni cosa che aveva eppure vide Dio — e Dio ristabilì la sua famiglia. A Giuseppe, che languiva nella disperazione in Egitto per anni e anni, e che all’improvviso diventa il salvatore di Israele. Alla vedova Rut, colpita dalla povertà, che raccoglieva gli avanzi nel campo d’orzo, pensando che tutto fosse perduto, non sapendo invece che il domani le avrebbe riservato un marito e un figlio. A Ester, pronta per essere sterminata con il popolo Giudeo, e improvvisamente Aman, il suo arci-nemico, è impiccato alla forca che era stata preparata per Mardocheo.

O a Gesù, più di tutti, già, più di tutti. Il Venerdì Santo sembrava proprio essere una causa completamente persa, come tua figlia, ma dopo pochi giorni egli fu esaltato come Re dell’universo. Questo è il senso della Bibbia, che la situazione nella quale ti trovi ora non è l’ultima parola.

7. Quindi, va’ avanti e continuate con i vostri culti di famiglia come avere sempre fatto, ma di norma non mettetela in imbarazzo. Tutti sanno. Questa non è artificiosità. Lei non è una vera partecipante. E’ questo l’accordo. Ma deve poter vedere i suoi genitori che amano Gesù nella parola. Fate in modo che quei momenti siano momenti nei quali vi rallegrate in Cristo e nel vangelo. Fate in modo che vostra figlia veda la vostra fede e che v’interessate anche di questioni più vaste che vanno oltre i confini della vostra famiglia. Pregate per la Siria. Pregate per i popoli non raggiunti dal vangelo nel Medio Oriente. Pregate per l’Ebola. Pregate per l’AIDS. Pregate per il governo. Fatele vedere che il cristianesimo è vasto e nobilitante.

8. L’ultima cosa che vorrei dire è: non disperare. Dio ama ascoltare le tue preghiere. Egli raccoglie le tue lacrime in otri (Salmo 56:8), e le asciuga con la sua grazia nel tempo stabilito.

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John Piper (@JohnPiper) è il fondatore e insegnante di desiringGod.org e rettore del Bethlehem College & Seminary. E’ stato per 33 anni il pastore della Bethlehem Baptist Church di Minneapolis, Minnesota. Ha scritto più di 50 libri, incluso A Peculiar Glory.

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John Piper