Una definizione rigorosa ma chiara di Chiesa rende liberi

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Quando decidi di fondare una chiesa, che cosa esattamente stai cercando di fondare? Che cosa ci deve essere affinché tu possa dire di aver fondato “una chiesa” e non qualcos’altro? 

Temo che la maggior parte delle chiese adotti la stessa filosofia di Potter Stewart, giudice della Corte suprema degli Stati Uniti, il quale, costretto a descrivere una categoria, disse: “Non saprei come definirla, ma so riconoscerne una quando la vedo”. Molti cristiani potrebbero non essere in grado di definire che cos’è una chiesa, ma la riconoscono quando ne vedono una. 

Questo genere di comprensione approssimativa indebolisce la capacità di una chiesa di fondare ed edificare altre chiese in modo efficace.

La dichiarazione di fede della mia chiesa definisce una chiesa locale in questo modo: 

[Le chiese locali sono] congregazioni di credenti battezzati uniti da un patto di fede e comunione fraterna, caratterizzate da una corretta predicazione della parola di Dio e da una corretta amministrazione dei sacramenti.

Questa dichiarazione riassume in buona sostanza la definizione basilare Riformata di una vera chiesa, con la presenza di alcune qualifiche Congregazionaliste e Battiste. Copre sinteticamente un ambito molto vasto. E’ sufficientemente breve per essere utile, ed è sufficientemente sostanziale per essere significativa.

Il punto che vorrei fare è però un altro: la cosa più utile di una definizione rigorosa di chiesa è fare chiarezza su tutte le cose che sono escluse dalla definizione. Può sembrare contro-intuitivo, ma una definizione chiara e rigorosa di ciò che è una chiesa in realtà fornisce una maggiore libertà nella fondazione di chiese. Una definizione rigorosa chiarisce ciò che è necessario. Questo è utile in almeno due modi evidenti: da un lato garantisce che il tuo scopo è effettivamente quello di fondare chiese, e dall’altro ti impedisce di presumere che la chiesa ha bisogno di certe cose di cui non ha assolutamente bisogno. In altre parole, ti impedisce di richiedere più di quello che la Scrittura richiede.

Detto semplicemente, una definizione rigorosa e chiara ci protegge dalla deriva della missione, dall’adozione di regole culturali e non bibliche e da un’inutile scoraggiamento.

1.  Una definizione rigorosa ci protegge dalla “deriva della missione”.

Una minaccia per ogni missione o progetto privo di parametri chiaramente definiti è la “deriva della missione”. Quando ciò accade, obiettivi o scopi aggiuntivi iniziano a intrufolarsi nella tua definizione di successo. 

Uno strumento utile per proteggersi da questo pericolo sono le definizioni chiare. Che cosa ci deve essere per avere una chiesa? Che cosa deve fare o offrire una chiesa per essere considerata una chiesa a pieno titolo? 

Nella parte del mondo in cui vivo—considerato un luogo di “frontiera” da alcuni ambienti— sembra che ogni ministro occidentale nella città abbia molteplici secondi lavori. La chiesa non può essere solo una congregazione di credenti battezzati e uniti da un patto. Deve avere anche un seminario, o una casa editrice, o programmi di inserimento nel mondo lavorativo per i rifugiati. Queste cose esistono in parte per giustificare i fondi che raccolgono in patria, ma esistono anche perché molti fondatori di chiesa sembrano pensare che una congregazione sia semplicemente un pre-requisito per avere un vero ministero, e non la sua sostanza. Questa confusione è dovuta (tra le altre cose) da una mancanza di qualsiasi protezione dalla deriva della missione.

Molti programmi ecclesiali spesso diventano degli ostacoli alla fondazione di chiese e alla loro maturità quando diventano lo standard che definisce ciò che costituisce una chiesa. Questi standard possono essere scoperti soltanto se sei in grado di articolare una chiara definizione di chiesa.

2. Una definizione rigorosa ci protegge dall’assolutizzare norme non bibliche.

Temo che la nostra tendenza ad assolutizzare le regole o gli strumenti culturali abbia un ruolo importante nei sospetti che missionari e missiologi nutrono nei confronti di affermazioni assolutizzate sull’ecclesiologia. Mentre l’ecclesiologia biblica è praticabile da tutte le chiese in ogni luogo, l’ecclesiologia biblica con l’aggiunta di particolari pratiche o regole culturali può non esserlo. Dal momento che le chiese americane hanno chiesto ai loro missionari di fondare chiese che assomigliano esattamente alla loro chiesa in patria, hanno insegnato a missionari e fondatori di chiese che la struttura della chiesa è interamente un artefatto culturale.

In parte a causa dell’influenza dell’Islam nel mio contesto culturale, la maggior parte dei pastori della mia città guardano con scetticismo ad ogni tipo di riunione cristiana in una casa (anziché in un edificio designato per l’adorazione). La concezione musulmana della moschea come edificio preposto all’adorazione ha offuscato la loro considerazione delle altre chiese della città. Sebbene questo significhi che la maggior parte dei pastori che conosco sono diffidenti dei movimenti di discepolato e della moltiplicazione rapida che ignorano la chiesa, essi non si sono confrontati con le vere questioni bibliche in gioco: le hanno semplicemente rimandate perché quel “movimento” non ha un edificio.

Ma ci sono regole più sottili, meno culturalmente esplicite che tu stesso potresti avere. Sei in ansia per l'impianto audio di cui hai bisogno affinché la chiesa funzioni? Cosa dire del tuo sito internet? Cosa dire dei piccoli gruppi, o delle classi della scuola domenicale? Del gruppo giovanile? Cosa dire dell’internship pastorale? Sono tutti strumenti utili, ma quale livello di priorità dovrebbero avere nelle fasi iniziali di una chiesa? O, per affilare la lama*, quali altre cose sei disposto a sacrificare per avere queste cose il prima possibile? 

La mancanza di una definizione ben articolata, rigorosa e chiara di Chiesa ci ha portato a fondare chiese prive di istruzioni chiare su ciò che sono o che dovrebbero diventare. Nel farlo, abbiamo dato ai fondatori l’impressione che non ci sia nessun posto dove cercarle.

3. Una definizione rigorosa ci protegge da un’inutile scoraggiamento.

Negli ultimi tre anni, sono stato il pastore di due chiese in un contesto musulmano. Un insieme di interferenze governative, restrizioni finanziarie e un edificio inadeguato ha costretto queste due congregazioni a cambiare sede cinque volte. E’ stata una cosa stancante e scoraggiante. Ovviamente, per continuare a riunirci insieme come chiesa, avevamo bisogno di un posto dove incontrarci. Ma capire il vecchio adagio secondo cui la chiesa sono le persone, non quattro mura, ci ha aiutato. Anche se stiamo comodi dove ci stiamo riunendo, e benché ci siano dei vantaggi nel riunirsi lì, quel posto particolare non è necessario per la nostra esistenza. La nostra definizione rigorosa di chiesa ci ha protetti da un inutile disperazione.

Siamo tentati a credere che un luogo faccia parte di ciò che ci rende una chiesa, che spostare il nostro luogo d’incontro comprometta in qualche modo la nostra identità. Ma questa tentazione rivela la convinzione nascosta nei nostri cuori che quel luogo è necessario per essere una “vera” chiesa. 

Come ho combattuto questa tentazione? Ricordando a me stesso che cosa rende veramente chiesa una chiesa. 

Il mondo della fondazione di chiese spesso incoraggia, se non incentiva, definizioni scarne di chiesa. Questo è un pericolo. La tua definizione deve certamente avere determinati elementi biblici—come la predicazione, la membership, gli incontri regolari e la pratica diligente dei sacramenti, e così via. Ma il pericolo in cui forse cadiamo più spesso—anche quando richiediamo troppo poco—è che richiediamo ugualmente troppo senza nemmeno rendercene conto. Una definizione rigorosa di chiesa ci protegge. Ci impedisce di trascurare ciò che Cristo ci ha insegnato essere necessario. Inoltre, ci protegge liberandoci dal chiedere troppo a noi stessi. Ci rende liberi impedendoci di portare troppi pesi sulla schiena, o di considerare tutto come essenziale. 

Come definiresti dunque la chiesa, secondo la Scrittura? Questa definizione ti fa sentire più leggero o ti appesantisce?


Caleb Greggsen è pastore di una chiesa anglofona nel Centro Asia.

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