Quattro modi in cui i pastori possono aiutare meglio chi soffre nella chiesa

Dave Furman è il pastore senior della Redeemer Church di Dubai, i cui membri provengono da oltre 50 nazioni.

Da dieci anni soffro di una malattia al sistema nervoso che colpisce entrambe le mie braccia. Ho ben poca forza e non sono in grado di guidare, non riesco a sollevare più di un chilo e non posso nemmeno allacciarmi le scarpe.

Nonostante questo, Dio mi ha concesso il privilegio di servire come pastore. La mia sofferenza fisica ed emotiva mi ha permesso di capire chi sta male. Eppure, nonostante la mia esperienza, mi ritrovo spesso a fallire nel mio ministero pastorale, perché non mi prendo cura di quelli che soffrono come dovrei. In questo cammino, in cui ho sia bisogno di aiuto sia cerco di aiutare gli altri, sto imparando alcune lezioni su come i pastori possono aiutare meglio chi sta soffrendo nella chiesa.

Qui elenco quattro di queste lezioni.

1. Pastore, ascolta più di quanto parli.

Questo è particolarmente difficile per noi pastori perché siamo abituati a predicare sermoni relativamente lunghi, e ci aspettiamo che la gente ascolti. A volte ci dimentichiamo che stiamo conversando e che non siamo dietro al pulpito.

Questo significa che non dovremmo essere sempre degli “aggiusta tutto”, offrendo la Bibbia come cerotto da mettere sui problemi di qualcuno. Dovremmo invece impegnarci per fare delle buone domande; dovremmo ascoltare; dovremmo sforzarci di più di capire meglio le cose. Questo è un ministero che non ha bisogno di parole. Si tratta semplicemente di essere presenti. Dopotutto, a volte tutto quello che devi fare è stare seduto in silenzio con qualcuno, ed è in questi momenti che dobbiamo resistere alla tentazione di correggere, incolpare o interrogare una persona che sta male. Sii per loro una spalla su cui poter piangere e una persona che porta i loro pesi.

2. Pastore, se senti che nella tua chiesa c’è una persona che sta male, contattala immediatamente.

Ovviamente vuoi assicurarti che i membri della chiesa si stiano prendendo cura gli uni degli altri, ma se senti che c’è un bisogno, non ci vuole molto per inviare una breve email, scrivere un sms, o fare una telefonata. Una volta ho ferito molto una coppia perché non li avevo chiamati dopo la morte della madre di lei. Chiamai e mi scusai tantissimo, ma il danno era fatto. Il mio silenzio dimostrava che non m’importava abbastanza di loro da fare una semplice telefonata o inviare un messaggio. Ho sottovalutato la loro sofferenza e ho perso l’opportunità di amare e avere cura di cari fratelli e membri di chiesa nel momento del bisogno.

E’ utile che gli anziani comunichino tra di loro in modo che tutti sappiano quali pecore non stanno bene e hanno bisogno di cura. Oltre a questo, è fondamentale approntare alcune procedure per trasmettere informazioni importanti affinché nessuno dei membri sia trascurato.

3. Pastore, prega regolarmente per i membri della tua chiesa.

Ho imparato a tenere a portata di mano sulla mia scrivania a casa e in ufficio l’elenco dei membri della mia chiesa. Sono persone che hanno preso un impegno con la chiesa, e di cui come pastore devo prendermi cura. Uso l’elenco come guida di preghiera per la chiesa e per ricordare i bisogni del corpo di Cristo. Posso prendere il testo biblico del mio tempo di devozione personale e pregare per i miei membri.

Uno dei nostri anziani ha iniziato la consuetudine per cui noi come anziani prendiamo qualche pagina dell’elenco e scriviamo un’email a tutti quei membri prima del nostro prossimo incontro degli anziani. Lo scopo è chiedere loro se hanno qualche richiesta specifica per la quale possiamo pregare tutti insieme nel prossimo incontro. Poi, all’incontro, ogni anziano fa un breve riassunto delle richieste e ci mettiamo a pregare.

Anche lo staff prende qualche pagina e prega il lunedì. Poi scriviamo un’email a quei membri per fargli sapere che abbiamo pregato per loro. Quando uno dei membri si avvicina a noi durante le nostre riunioni settimanali, è saggio interrompere quello che sto facendo e pregare subito per i bisogni delle persone. Infine, potresti anche prendere in considerazione l’idea di telefonare di tanto in tanto ai membri per controllare come vanno le cose e vedere come stanno.

4. Pastore, predica fedelmente dalla parola di Dio la buona notizia del vangelo ogni settimana.

La cosa migliore che puoi fare per le persone che soffrono nella tua chiesa è predicare la parola di Dio. Solo la parola di Dio può preparare i membri di chiesa alle inevitabili sofferenze che toccheranno le loro vite e le vite di quelli a loro vicini. La cosa più importante che le persone possono ascoltare è la buona notizia della morte di Gesù Cristo sulla croce e la sua risurrezione dai morti.

Il modo migliore di proclamare questa buona notizia è predicare in modo espositivo, facendo del punto essenziale del testo il tema del sermone e predicando la Scrittura libro per libro e capitolo per capitolo. Mostra Cristo alle persone, e fa che le loro anime stanche siano nutrite e trovino riposo in lui.


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