Persone che dovresti evitare e perchè dovresti evitarle

Nella sua seconda lettera a Timoteo, l’apostolo Paolo fa una descrizione lunga e tagliente di un gruppo di uomini che definisce insensibili, calunniatori, spietati e sleali (2 Timoteo 3:2-4). Poi, senza mezzi termini, egli afferma: “da costoro allontanati” (v. 5).

Ma Gesù non trascorse del tempo in compagnia dei peccatori? Non dovremmo fare lo stesso anche noi? Sì e no.

Evita tali persone

Paolo non sta parlando di scettici o di persone che stanno approfondendo il cristianesimo. Non dovremmo evitare le persone che non si definiscono cristiane. Dovremmo accoglierle nelle nostre case e invitarle a conoscere Gesù. Paolo non sta parlando nemmeno di persone che lottano con il peccato, come facciamo tutti. Egli sta parlando di cristiani professanti che approvano il loro peccato. Possono avere un'apparenza di pietà, ma ne hanno rinnegato la potenza di trasformare le loro vite (2 Timoteo 3:5).

Queste persone vanno in chiesa e potrebbero addirittura considerarsi più spirituali di altre perché sono di larghe vedute. Diversamente dai cristiani bacchettoni, sono liberi dalle regole. Vivono una vita più illuminata, “ripiena di grazia”. Ma in realtà, sono falsi credenti. Con la bocca dicono di amare Gesù, ma le loro azioni non lo dimostrano. A prima vista sembrano veri cristiani, ma alla prova dei fatti non lo sono.   

Tuttavia, queste persone non vanno giudicate in modo affrettato. Paolo dice a Timoteo di essere paziente e mite, e di pregare che Dio li porti al ravvedimento, come egli ha fatto con noi (2 Timoteo 2:24-26). Ma arriva il giorno in cui è necessario allontanarsi da costoro. Probabilmente questo è un riferimento alla scomunica, l’atto con cui la chiesa riunita insieme dichiara che la professione di fede di una persona non è più credibile. Quando ciò accade, il tenore della relazione con l’individuo deve cambiare. Come Jonathan Leeman scrive: “Il tempo che si passa insieme a questa persona dovrebbe essere usato per esortarla a ravvedersi”.

Il comando di Paolo è molto serio. Quando ci rendiamo conto di cosa c’è in gioco quando una persona che professa di essere credente rimane “in buoni rapporti” con la chiesa pur continuando nella sua impenitenza, il comando ha perfettamente senso.

Ecco due motivi principali per cui i cristiani che fanno parte di una chiesa locale dovrebbero evitare tali persone.

Motivo n°1: Possono sviarti.

Dovremmo evitare i “credenti” impenitenti perché alcuni di essi diffondono falsi insegnamenti nel corpo di Cristo. Spiritualmente parlando, si insinuano nella casa di Dio e circuiscono le persone per sviarle (2 Timoteo 3:6, 15).

La congregazione è responsabile di esercitare il discernimento e di fare attenzione all’insegnamento che essa riceve (2 Timoteo 4:3-4; cf. Galati 1:8-9). Il problema dei falsi insegnanti non è scomparso nel primo secolo. Con il pretesto di spiritualità, i falsi insegnanti continuano a promuovere un insegnamento non biblico e un modo di vivere empio, ingannando milioni di persone. Solo perché qualcuno si definisce “pastore” non significa che stia insegnando la verità. I falsi insegnanti sono ingannevoli; cercano di convincerti di trasmettere semplicemente un messaggio da parte di Dio. Se non li eviti, corri il pericolo di farti sviare, di cercare sempre di imparare senza mai giungere alla conoscenza della verità (2 Timoteo 3:7).

Il mondo ha bisogno di pastori che predichino fedelmente le Scritture, sia le parti che incoraggiano sia le parti che offendono. Guardati dalle guide spirituali che ti dicono che tutto va bene e che sei a posto così come sei. Non tutto va bene; non sei a posto così come sei. Siamo pieni di peccato e abbiamo bisogno che il potere onnipotente di Dio cambi i nostri cuori. Ricevi l’insegnamento di coloro che ti dicono queste cose e che poi ti conducono a Gesù.

Motivo n°2: Si oppongono alla verità.

Il secondo motivo per cui ci viene detto di evitare tali persone è che “come Iannè e Iambrè si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta, che non hanno dato buona prova quanto alla fede” (2 Timoteo 3:8). 

Secondo la tradizione ebraica, Iannè e Iambrè erano maghi Egiziani che si opposero a Mosè imitando i suoi segni davanti a Faraone. Essi cercarono di negare il potere del Dio d’Israele e tenere il popolo in schiavitù (Esodo 7:11, 22). Allo stesso modo, i falsi insegnanti promettono la libertà ma mantengono le persone schiave del peccato. Paolo voleva che Timoteo evitasse coloro che si oppongono alla verità del Vangelo, e vuole che anche noi oggi facciamo la stessa cosa.

Non andranno più oltre

Ma c’è una buona notizia: l’influenza dei falsi insegnanti ha una data di scadenza (2 Timoteo 3:9). Come Iannè e Iambrè non riuscirono a replicare i miracoli di Mosè (Esodo 7:12; 8:18) e alla fine furono giudicati da Dio (Esodo 9:11), la stoltezza dei falsi insegnanti verrà manifestata, e la verità alla fine trionferà.

False teachers 

Nonostante le insidie e gli scoraggiamenti di oggi, tutto verrà sistemato quando Gesù ritornerà. Coloro che hanno avuto soltanto l’apparenza della pietà saranno smascherati; coloro che hanno avuto veramente fiducia in Gesù saranno giustificati. Siamo tutti colpevoli davanti a Dio e meritiamo il suo giudizio, ma coloro che si aggrappano a Cristo sono dichiarati giusti in lui e, mediante la fede nell’opera che egli ha compiuto, sono custoditi dallo sviamento.

Dio è stato fedele nel condurre il suo popolo fuori dall’Egitto; egli è stato fedele nel preservare il suo popolo nel primo secolo; ed egli sarà fedele anche con noi, ora e per sempre.


David Schuman (MDiv, Westminster Seminary) è pastore associato della Exilic Church (PCA) a Manhattan. Vive a Manhattan la moglie e il figlio. David ha scritto numerosi articoli per The Gospel Coalition, Relevant Magazine, Sola Network e Westminster Magazine.

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