Otto cose che non sapevi sui primi otto secoli del cristianesimo

Molti protestanti interessati alla storia della chiesa conoscono la Riforma piuttosto bene e probabilmente conoscono altrettanto bene la storia della loro denominazione. Molti hanno pure una conoscenza generica della storia della chiesa prima della Riforma. Ma nella storia del cristianesimo primitivo c’è molto di più di quanto immaginiamo.

Questi sono otto fatti significativi sui primi otto secoli della chiesa che probabilmente non conoscevi.

1. Forse pensi al cristianesimo primitivo come a un fenomeno che riguardava l’Impero Romano; se è così, hai ragione nel pensare che la maggior parte dei primi cristiani vivessero nell’Impero Romano. Ciò che probabilmente non sapevi è che il cristianesimo era presente anche al di fuori dell’Impero Romano sin quasi dai suoi albori. Il Vangelo varcò i confini dell’Impero Persiano, in quella che oggi è la Turchia orientale, nella metà del secondo secolo, se non dal primo. Esso raggiunse l’India nel quarto secolo, forse anche nel secondo o addirittura nel primo. Esso raggiunse l’Africa che non era sotto il dominio Romano (la moderna Etiopia) nel quarto secolo. E dal quarto secolo valicò le Alpi e raggiunse l’Europa del nord fino ad arrivare in Irlanda, oltre l’Impero Romano. Durante tutto il primo millennio, c’erano più cristiani in Africa e Asia che in Europa.

2. Forse sai che la chiesa primitiva era perseguitata dai Romani e che i cristiani erano costretti ad adorare in segreto nelle catacombe. Ciò è vero ma fuorviante, dal momento che la persecuzione fu molto sporadica nei primi tre secoli, con notevoli differenze da luogo a luogo e da epoca ad epoca. Ciò che però probabilmente non sapevi è che la persecuzione dei cristiani di gran lunga peggiore nei primi secoli avvenne nell’Impero Persiano, non in quello Romano. Nei primi tre secoli, dato che i Romani non amavano i cristiani, i Persiani li tolleravano (“Il nemico del mio nemico è un mio amico”, recita un antico proverbio sanscrito). Ma dopo la conversione al cristianesimo dell’Impero Romano avvenuta all’inizio del quarto secolo (vedi sotto), i Persiani iniziarono a perseguitare i cristiani proprio perché i loro nemici Romani ora si definivano cristiani. La grande persecuzione Persiana ebbe luogo dal 339 d.C. al 370 d.C. circa, nello stesso periodo in cui i cristiani stavano ottenendo uno status privilegiato all’interno dell’Impero Romano.

3. Forse sai che la conversione al cristianesimo dell'Impero Romano all’inizio del quarto secolo fu uno spartiacque nella storia cristiana. Quello che probabilmente non sai è che Roma era solo uno di quattro regni che si convertirono al cristianesimo a quel tempo. Gli altri erano l’Armenia, la Georgia e Axum (l’odierna Etiopia del nord e Yemen). In realtà, è probabile che un piccolo regno nell’odierna Turchia orientale—Osroene—sia diventato ufficialmente cristiano alla fine del secondo secolo, 120 anni prima dell’Armenia. Osroene rimase un importante centro cristiano per secoli, ma non rimase un regno indipendente. Fu assorbito dall’Impero Romano nel 216 d.C., e quindi non viene considerato un regno ufficialmente cristiano. Roma fu di gran lunga l’impero più esteso a convertirsi al cristianesimo, ma non fu affatto l’unico.

4. Forse hai sentito parlare del Credo di Nicea, che fu redatto in Greco da un concilio a Costantinopoli nel 381 d.C. Esso fu adottato da tutte le chiese dell'Impero Romano. Ciò che probabilmente non sai è che fu adottato anche dalla chiesa di Persia nel 410 d.C. e più tardi dalle chiese della Georgia, di Axum e dell’Armenia, e persino dell’India. Ad oggi, è l’unico testo post-biblico accettato dall’intera chiesa cristiana. (Per contro, il Credo Apostolico non fu mai approvato ufficialmente da un consiglio ecclesiale. Ha semplicemente goduto del tradizionale rispetto da parte della chiesa d’occidente di lingua Latina).

5. Forse conosci John Wycliffe, un inglese vissuto nel 14° secolo che sosteneva il diritto dei popoli di leggere la Bibbia nella propria lingua. Ciò che probabilmente non sai è che Wycliffe arrivò mille anni dopo nel campo della traduzione della Bibbia. In Africa orientale e in Asia occidentale, c’era già una grande tradizione nella traduzione della Bibbia risalente ai primi secoli del cristianesimo. Nel quinto secolo, la Bibbia fu tradotta in Siriaco (una lingua parlata in Asia occidentale, simile all’Aramaico parlato da Gesù), nei dialetti Africani Copto (parlato in Egitto) e Ge’ez (parlato in Etiopia) e in Armeno e Georgiano. Tra l’altro, alla fine del quarto secolo un eccellente linguista Armeno di nome Mesrop Mashtots fu la prima persona a ideare un alfabeto (Armeno) espressamente allo scopo di tradurre la Bibbia, e successivamente fu coinvolto anche nell’ideazione dell’alfabeto Georgiano.

6. Forse hai sentito parlare dei monaci Irlandesi Columba, Colombano e Bonifacio, che evangelizzarono gran parte del nord europa nel sesto e nel settimo secolo. Ciò che probabilmente non sapevi è che nello stesso periodo, alcuni monaci cristiani Persiani percorrevano la Via della Seta verso est per diffondere il Vangelo. Nel 600 avevano stabilito centri cristiani in tutta la Sogdiana (in quelle che oggi sono le ex repubbliche Sovietiche dell’Asia Centrale), e raggiunsero persino la capitale cinese Chang-an (l’attuale Xi’an) nel 635 d.C.

7. Forse hai sentito parlare della Battaglia di Tours nel 732 d.C., nella quale i Franchi sconfissero le truppe musulmane e le respinsero oltre i Pirenei in Spagna, “salvando” così la civiltà cristiana europea dall’Islam. Ciò che probabilmente non sapevi è che una battaglia molto più importante per “salvare” l’Europa ebbe luogo ancora prima nell’ottavo secolo. A quel tempo, Costantinopoli era la città più ambita del mondo intero, soprattutto dai musulmani arabi, i quali cercarono con tutti i mezzi di conquistarla per 80 anni. Il loro tentativo di conquista decisivo fu un assalto congiunto terra-mare che iniziò nel 717 d.C., ma i Bizantini prevalsero dopo più di un anno di combattimenti. E certamente non sapevi che la battaglia finale delle conquiste Arabe fu la Battaglia del Talas (nell’odierno Tagikistan) nel 751 d.C., nella quale gli Arabi sconfissero i Cinesi e diventarono la massima potenza mondiale. La conquista Araba dell’Africa e dell’Asia, e il loro mancato successo in Europa, ridisegnò la mappa del mondo. L’Europa fu in gran parte risparmiata, e solo successivamente iniziò il suo percorso per diventare il centro del cristianesimo.

8. Forse hai sentito parlare dei piccoli gruppi di cristiani che erano presenti nel Medio Oriente durante tutto il periodo Islamico. Questi gruppi sono stati i cristiani più perseguitati nella storia nel 20° e nel 21° secolo. Ciò che probabilmente non sapevi è che un tempo gli antenati di questi gruppi costituivano la maggioranza della popolazione in Siria, Persia e Asia centrale. Benché sotto il dominio Arabo i cristiani fossero decisamente dei cittadini di seconda classe, essi ebbero un ruolo attivo nella vita delle loro comunità e testimoniarono pubblicamente la loro fede tra i vicini musulmani. Scrissero dei trattati apologetici in Arabo rivolti ai musulmani e tenevano persino dibattiti pubblici con i capi dei musulmani per discutere la Trinità e l’incarnazione. Questi scritti sono delle letture illuminanti per chi interagisce con i musulmani oggi.

Lezioni da imparare

Perché non conosciamo queste cose? Non le conosciamo perché, se abbiamo sentito qualcosa sulla storia cristiana prima della Riforma, ciò che abbiamo imparato viene dalla chiesa occidentale e dalla Chiesa Cattolica Romana medievale come sfondo della Riforma. In altre parole, abbiamo imparato quella parte di storia che si è collegata al nostro ramo della chiesa cristiana. Ma questa non è mai stata tutta la storia, e nel resto della storia cristiana primitiva ci sono molte lezioni preziose e interessanti che possiamo imparare oggi.

Il Signore ha operato servendosi di più gruppi etnici, in più parti del mondo e in date precedenti di quello che noi protestanti tendiamo a realizzare. La storia dei primi cristiani in Africa e in Asia fa parte della nostra storia, tanto quanto quella dei primi cristiani in Europa.


Donald Fairbairn è professore di cristianesimo primitivo presso il Gordon-Conwell Theological Seminary. Ha ottenuto diverse lauree dalla Princeton University (AB), Denver Seminary (MDiv) e University of Cambridge (PhD). È stato missionario in Francia, Georgia e Ucraina, e ha insegnato in tutta Europa. Lui e la sua famiglia (sua moglie Jennifer, suo figlio Trey e sua figlia Ella) sono appassionati di culture, lingue e chiesa globale.

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