La meraviglia del fondare chiese

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Ogni credente fedele dovrà attraversare delle difficoltà per amore del nome di Cristo (2 Tim. 3:12; Filippesi 1:27; Atti 5:41). Quando ci troviamo nelle difficoltà, ci occorre la motivazione per perseverare. La stessa cosa è vera nel caso della fondazione di chiese. Che tu faccia parte di un core team che vuole avviare una nuova chiesa, che tu sia il leader di un progetto per la fondazione di una chiesa, o un membro fedele di una congregazione stabilita da poco, hai bisogno di speranza e stimoli in grado di sostenere la tua anima.

Hai bisogno anche di nutrire aspettative realistiche, altrimenti ti scoraggerai facilmente.

Come possiamo allora “non stancarci di fare il bene” (Galati 6:9)? Naturalmente, dobbiamo badare ai nostri cuori. Dobbiamo nutrirci del vangelo, dipendere dallo Spirito Santo, avere un’intensa vita di preghiera e fare parte di una comunità biblica. Queste pratiche spirituali sono assolutamente essenziali.

Ma dobbiamo anche elevare il nostro concetto di fondazione di chiese. È più grande, più meraviglioso e più glorioso di quanto molti credono, perché non lo vediamo da una prospettiva influenzata dalla narrativa della Scrittura.

In effetti, i membri di un team di fondazione potrebbero dover riflettere su queste cose ancora di più del fondatore principale, dato che i leader di solito hanno un impegno a lungo termine. Perché tu, membro “ordinario” di chiesa, dovresti perseverare?

Il quadro più ampio

Ci sono molti aspetti della fondazione di chiese che dovrebbero suscitare meraviglia e stupore. La realtà che il Signore risorto, colui che ha ogni potere in cielo e sulla terra, ci ha comandato di fare discepoli dovrebbe certamente guidare e sostenere i nostri sforzi. Ma dovremmo anche tenere a mente una verità che Steve Timmis ama citare: “Lo scopo di Dio è sempre stato quello di avere un popolo per se stesso, un popolo a cui egli rivela la sua gloria e attraverso il quale manifesta la sua gloria”.

Ricorda, fondare una chiesa è più che avviare una riunione domenicale. È più che organizzare un evento, raccogliere denaro, o cercare un edificio (per quanto queste cose siano importanti). Fondare una chiesa significa prendere parte a quello che Dio ha sempre fatto, e un assaggio dell’epilogo della storia. Questo è un privilegio enorme! Dio sta raccogliendo un popolo diversificato e globale per se stesso. Non dobbiamo perdere il senso di meraviglia di prendere parte a questo grande dramma della storia.

Un popolo per se stesso

Ripercorrendo la narrativa della Bibbia, è impossibile non notare la determinazione di Dio nel raccogliere un popolo per se stesso (Genesi 12:1-3). Questo zelo misericordioso pervade l’Antico Testamento (Neemia 9:1-37), per poi svilupparsi ulteriormente nel Nuovo, come si può vedere dallo Spirito Santo che è all’opera nel libro di Atti.

Mediante la predicazione del vangelo, persone vengono condotte al ravvedimento e alla fede in Cristo, persone che diventano parte di questa nuova comunità chiamata chiesa (Atti 2:1-47). Ebrei e Gentili credenti sono ora fratelli e sorelle (Efesini 2:11-22), che ricevono potenza dallo Spirito Santo per diventare missionari di Gesù sulla terra.

In Atti 18, Paolo sembra essere scoraggiato dai suoi sforzi evangelistici a Corinto. Così Gesù gli appare in visione e gli dice: “Non temere, ma continua a parlare e non tacere; perché io sono con te, e nessuno ti metterà le mani addosso per farti del male; perché io ho un popolo numeroso in questa città” (vv. 9–10).

Hai notato questa promessa? Dio assicura a Paolo che egli ha già  “un popolo”, perduto ma eletto, a Corinto. Questa promessa incoraggia e rincuora Paolo, che continua a servire nella città per più di un anno. Difatti, ora abbiamo due epistole ispirate scritte a quella chiesa.

Sii incoraggiato

Quando nel ministero le cose si fanno difficili, ricorda dunque questa grande storia. Dio sta raccogliendo un popolo per se stesso, e manifesta la sua gloria attraverso di noi in questa grande missione. Che questa promessa possa darti fiducia mentre condividi il vangelo. Che questa motivazione possa guidare la tua azione in campo sociale.

Infine, lascia che questa storia in svolgimento ti incoraggi mentre osservi le vostre riunioni. Vedile alla luce di questo quadro più ampio. Mentre vi riunite per l’adorazione comunitaria in un negozio, una casa, una scuola, una località segreta o un edificio, ricorda che siete un microcosmo di qualcosa di più grande, qualcosa di diversificato e meraviglioso, qualcosa di globale e glorioso, qualcosa che fa parte del presente ma che si estende anche nel futuro, e oltre, fino all’eternità.

Lo scopo di Dio è sempre stato quello di avere un popolo per se stesso, persone reali che si riuniscono attorno alla Parola, rompono il pane insieme, cantano insieme, ridono insieme, piangono insieme, pregano insieme, sognano insieme e svolgono il ministero insieme. Dio è in mezzo a noi, rivelando la sua gloria a noi e manifestando la sua gloria attraverso noi. Non dimenticare la meraviglia di questa grazia.


Mark Smith è pastore della City Church Dublin e leader di Acts 29 Ireland. Sposato con Philippa, ha due figli piccoli.

Tony Merida è fondatore della Imago Dei Church di Raleigh, North Carolina, direttore della formazione teologica per Acts 29, diacono presso il Grimke Seminary, e membro del consiglio di  The Gospel Coalition. Tony è autore di numerosi libri, inclusi The Christ-Centered Expositor, Ordinary, e La cura degli orfani. Lui e sua moglie Kimberly hanno cinque figli adottivi.

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