Dio ama i Suoi nemici?

Trascrizione audio

Benvenuti a una nuova settimana del podcast Ask Pastor John, con l’autore e pastore di lunga data John Piper. Kenneth da Starkville, Mississippi ci scrive e chiede: “Pastore John, ultimamente ho beneficiato sempre di più delle risorse su desiringGod.org. Una delle cose che mi è stata più evidente è l’auto-esaltazione di Dio. Parli di come essa sia il più grande atto d’amore che Dio possa fare per noi, ossia esaltare se stesso, mentre per chiunque altro far ciò sarebbe peccato. La mia domanda è quasi l’opposto di questo. Ci sono cose che Dio ci comanda di fare, che sarebbero peccato se Dio le facesse? Nello specifico, Gesù ci dice di amare i nostri nemici. Sarebbero un peccato per Dio amare i suoi nemici non umani come Satana e gli angeli decaduti? O li ama?”    Che cosa diresti a Kenneth?

Prenderei queste due domande una alla volta, perché la prima penso sia chiara e facile da rispondere dalle Scritture. La seconda non è così facile. Per prima cosa Kenneth chiede: Ci sono cose che Dio ci comanda di fare che sarebbero peccato se Dio le facesse? E la risposta è chiaramente sì. Posso pensare a diverse cose che Dio ci ordina di fare che sarebbero peccato se fosse Dio a farle. Egli ci comanda di confessare i nostri peccati gli uni agli altri in Giacomo 5:16: “Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri”. Sarebbe un peccato per Dio confessare i suoi peccati, perché non ne ha, e se lo facesse sarebbe ipocrita.

Secondo, a ogni membro del corpo di Cristo è detto che non dovrebbe mai dire a un altro membro di quello stesso corpo: “Non ho bisogno di te” (1 Corinzi 12:21). “Non ho bisogno di te”. In altre parole, a tutti gli esseri umani è comandato e ci si aspetta da loro che ammettano la loro dipendenza e il loro bisogno degli altri. Ma per Dio sarebbe un peccato ammettere che egli è dovuto dipendere per un solo attimo su qualunque cosa al di fuori di lui.

Atti 17:25 dice che Dio non è “servito dalle mani d’uomo, come se avesse bisogno di qualcosa; lui, che dà a tutti la vita, il respiro e ogni cosa”. O, per dire la stessa cosa, in Proverbi 3:5 troviamo questo comando: “Non ti appoggiare sul tuo discernimento”. Sarebbe un peccato per Dio non appoggiarsi sul suo discernimento. Lo sarebbe perché egli è infallibile, non appoggiarsi sulla sua sapienza infinita farebbe di lui uno stolto, e Dio non è uno stolto. “La sua intelligenza è imperscrutabile” (Isaia 40:28).

Ci è comandato di adorare il nostro Creatore, e Dio non ha un creatore, perciò sarebbe un peccato per lui cercare di adorare il suo creatore perché egli non è stato creato. E in Romani 12:19 ci è detto: “Non fate le vostre vendette, ma cedete il posto all’ira di Dio”. Sarebbe perciò peccato per Dio rinunciare alla sua prerogativa di vendetta e giudizio dato che appartiene in modo esclusivo a lui e non a noi. E l’elenco potrebbe continuare ancora.

Essere creature anziché il Creatore ci mette davanti a responsabilità e aspettative che il Creatore non ha. La risposta alla prima domanda è: Sì. Dio ci comanda nella Bibbia di fare molte cose che se fosse Dio a farle sarebbero peccato.

Poi Kenneth domanda in modo specifico: Gesù ci dice di amare i nostri nemici. Sarebbe quindi un peccato per Dio amare i suoi nemici non umani come Satana e gli angeli decaduti, o li ama? E qui ha preso una direzione inaspettata, e l’ha fatto con troppa facilità.

Risponderò a quello che ha chiesto, ma credo che volesse fare una domanda più difficile di quella; ossia, non solo nemici non umani, ma nemici umani. Questa è la vera domanda difficile.

Non c’è nessuna evidenza nella Bibbia che Dio ami Satana o i demoni, e non c’è nessuna evidenza nella Bibbia che ci è comandato di amare Satana o i suoi demoni. Tutti i comandamenti vanno nella direzione opposta. C’è un’ostilità implacabile tra Dio e il diavolo e tra noi e il diavolo. Non credo dunque che ci sia mai comandato di amare il diavolo e Dio non mostra mai nessuna evidenza di amare il diavolo. Egli è al di là di ogni possibilità di redenzione e, di conseguenza, è stato consegnato alla sua ribellione.

Ma la domanda più difficile è se Dio ama i suoi nemici umani nel modo in cui egli ci comanda di amare i nostri nemici umani. E su un certo piano la risposta è sì, ma non a ogni livello. Di fatto, Gesù ci dice di amare i nostri nemici imitando il suo amore per i suoi nemici. Matteo 5:44–45: “Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni”. In altre parole, egli ama i suoi nemici e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti, perciò tratta anche tu i tuoi nemici allo stesso modo.

Ma c’è una differenza, vero? Noi siamo limitati e non conosciamo la condizione più profonda del cuore dei nostri nemici. Non conosciamo la traiettoria finale della loro incredulità e della loro durezza di cuore. Viste le nostre limitazioni, è sempre giusto che noi preghiamo e agiamo per il loro bene temporale ed eterno fino alla loro morte. Ma Dio conosce la condizione più profonda del cuore dei nostri nemici. Egli conosce la traiettoria finale della loro incredulità e della loro durezza di cuore. Egli sa se eserciterà un’influenza onnipotente e salvifica nelle loro vite.

Di conseguenza, Dio non si aspetta da noi nella nostra ignoranza e limitatezza quello che egli esercita nella sua infinita saggezza, conoscenza e potenza. Egli si aspetta che noi preghiamo e ci adoperiamo per la loro salvezza, fino alla loro morte. Ma Dio non accorda sempre quella salvezza (Atti 13:48; Efesini 2:5; 2 Timoteo 2:25–26).

Penso quindi che la risposta alla seconda domanda di Ken sia: Primo, non ci si aspetta che né Dio né il popolo di Dio amino Satana. E, secondo, sia Dio sia il suo popolo amano i loro nemici umani, ma non allo stesso modo, perché Dio è onnisciente e sovrano, e noi siamo finiti e molto limitati nella nostra conoscenza e saggezza.


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John Piper (@JohnPiper) è il fondatore e insegnante di desiringGod.org e rettore del Bethlehem College & Seminary. E’ stato per 33 anni il pastore della Bethlehem Baptist Church di Minneapolis, Minnesota. Ha scritto più di 50 libri, incluso “A Peculiar Glory”.

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