Il riposo sabatico è anche per le mamme indaffarate

“Che cosa stai facendo per osservare il riposo del giorno del Signore?” mi chiese mia cognata. Dopo averle confidato quanto mi sentissi stressata nel crescere bambini piccoli, risi. “Riposo? Non ho tempo per riposare!” risposi.

Qualche minuto dopo, mi disse di sbloccare il mio telefono per farne un diagramma di Venn. Con qualche colpo di penna, disegnò tutti i miei principali impegni, le loro sovrapposizioni, e gli aspetti più profondi legati al cuore che essi rivelavano. Anche se non glielo avevo chiesto, lei si prese la libertà di suddividere per punti la mia vita e farmi notare, con amore, che ero troppo impegnata, troppo affaccendata, e che avevo bisogno di riposo.

Nell’arco di qualche giorno, dopo molte conversazioni e preghiere, mi resi conto di avere bisogno di una nuova definizione di riposo. Non avevo solo bisogno del riposo inteso come relax, ma anche del riposo profondo dell’anima che proviene dal dipendere da Cristo che è comandato da Dio: il riposo sabatico. Nella sua bontà e misericordia, Dio si riposò il settimo giorno da tutta l’opera che aveva fatta nella creazione (Genesi 2:2), fornendo un modello da seguire alle sue creature.

Mi resi conto di avere bisogno di una nuova definizione di riposo.

Il sabato è una pausa indispensabile dal nostro lavoro ordinario, ma è soprattutto un riposo spirituale attraverso cui il popolo di Dio ricorda che deve essere come lui, un popolo messo da parte e santificato in Cristo. Quando riposiamo, imitiamo Dio. Ricordiamo il Signore della nostra salvezza e concentriamo il nostro diletto e la nostra gioia in lui e nell’opera che egli ha compiuto, non nella nostra.

Una disciplina per fidarsi del vangelo

Mi riposerò dopo aver fatto ancora qualcosina, mi dico mentre lavo i piatti, faccio il bucato e pago le bollette. Molte volte pensiamo che sia meglio riposare quando sappiamo che la cena è già pronta in pentola e i giocattoli sono stati raccolti da terra. La domenica dovrebbe essere un giorno di riposo, pensiamo, ma mi riposerò quando avrò sbrigato tutte queste faccende.

Questo modo di pensare erroneo è radicato in un profondo convincimento che il successo nella vita e nell’essere madri dipenda da noi stesse. Non stiamo solo cercando di completare un elenco di cose da fare; ci stiamo dando da fare per ottenere la qualifica di “brava mamma”. L’idea di riposare ci spaventa, perché non crediamo che Dio governi il nostro mondo, o almeno, non crediamo che lo faccia come noi vorremmo.

Ma in Cristo, tutto il nostro affannarci per guadagnare la qualifica di “brava mamma” è stato inchiodato alla croce. Quando Gesù sconfisse la morte, ci ha dichiarate giuste, amate e accettate. E’ grazie alle opere di Cristo (e non alle nostre) che troviamo riposo nel Signore, anziché nel completare un elenco di cose da fare.

In Cristo, tutto il nostro affannarci per guadagnare la qualifica di ‘brava mamma’ è stato inchiodato alla croce.

Lavori da finire a casa ce ne sono sempre, tuttavia riservare del tempo per il sabato è una disciplina necessaria per fidarci del vangelo. Attuando questa disciplina incarniamo esternamente la nostra dipendenza interiore da Cristo. Non è qualcosa che faremo “dopo”—in tale giorno, o tra qualche anno quando i bambini saranno più grandi. Il sabato ci fa ricordare ogni settimana che solo Dio fa andare avanti il mondo, anche quando noi ci fermiamo.

Mani che lavorano, cuore che riposa

Una volta scelto di dare priorità al sabato, la tendenza naturale per molte di noi è di definirlo in base alle nostre regole: Niente computer, niente bollette da pagare, nessuna commissione da sbrigare. Andare a passeggiare, fare un pisolino, leggere un libro. Che cosa succede però quando i bambini si ammalano, o non vogliono fare il pisolino, o veniamo a sapere di un vicino che ha bisogno di aiuto? Che cosa succede al riposo del sabato quando le faccende quotidiane si mettono di mezzo?

Quando si parla di sabato, c’è un fariseo in agguato in ognuno di noi. Come le persone che si consideravano giuste al tempo di Gesù, vogliamo concentrarci sulle regole. Ma Cristo ci mostra una via migliore. Nei Vangeli, Gesù afferma chiaramente che la nostra priorità dovrebbe essere di amare Dio e il prossimo, anche nel sabato ebraico. Quando i farisei rimproverarono Gesù per aver strappato delle spighe da un campo e per aver guarito un uomo dalla mano paralizzata in giorno di sabato, egli rispose: “Voglio misericordia, non sacrificio” (Matteo 12:7), e solo qualche versetto dopo: “E’ lecito far del bene in giorno di sabato” (Matteo 12:12).

L’essenza del riposo del sabato non consiste nella nostra lista di cose da fare o da non fare. Al contrario, ci ricordiamo ogni settimana che il nostro Dio è santo, e che, come suo popolo, dobbiamo essere anche noi santi. Quando osserviamo il sabato con questo in mente, le nostre mani possono “far del bene” mentre i nostri cuori continuano a riposare nella buona notizia del vangelo.

Questo significa che nel giorno di riposo a volte la mamma riuscirà a farsi un sonnellino, e a volte laverà le lenzuola sporche. Qualche volta riuscirà a leggere un libro, e qualche volta porterà un pasto a un membro della chiesa. Quando Gesù è il nostro riposo, il sabato può essere un giorno per mostrare misericordia e amore, avere la casa in disordine, fare sacrifici, e accettare le inefficienze dei bambini piccoli. Può essere un giorno per noi oneroso, ma che mostra Gesù agli altri.

Questo perché il nostro riposo settimanale non consiste nell’osservare regole rigide, riguarda invece il dilettarsi e gioire nel Signore. Trascorrendo le nostre domeniche andando in chiesa con il resto dei santi, prendendo tempo per la lettura e lo studio personale della Bibbia, o uscendo per una passeggiata di preghiera, aumentiamo la nostra dipendenza da Cristo. Come madri, possiamo coinvolgere i nostri figli—raccontando loro storie della Bibbia, imparando la Scrittura a memoria, o portandoli con noi a trovare gli ammalati o i bisognosi—per insegnare loro i normali ritmi di un credente e mostrare che la loro madre dipende totalmente da Dio, non dai suoi sforzi.

Sperimenta nella tua vita la verità della sua Parola

Ripenso spesso a quel diagramma di Venn della mia vita. Da allora, alcuni cerchi sono cambiati, nuovi se ne sono aggiunti, e altri sono del tutto spariti. Questo ci ricorda che la vita è in continuo mutamento, ma che il nostro Dio non cambia. Cristo è venuto e ha terminato tutta l’opera necessaria per noi. E’ compiuto.

E’ possibile fare della domenica un giorno di riposo anche quando si hanno figli piccoli. Se stai lavorando senza concederti nessun giorno di riposo, fermati e ravvediti. Credi che Dio è chi egli dice di essere. Sperimenta nella tua vita la verità di queste parole di Gesù: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo” (Matteo 11:28).


Laura Wifler è co-fondatrice di Risen Motherhood e attualmente è la direttrice e co-conduttrice del podcast settimanale. Laura, suo marito e i loro tre figli vivono in Iowa. Il suo primo libro, scritto con Emily Jensen, intitolato Risen Motherhood sarà pubblicato a settembre 2019.

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Laura Wifler