Un modo sorprendente per amare il tuo prossimo
Quando uno dei miei vicini di casa mi insulto’—davanti ai miei figli—per non avere spalato il vialetto come piaceva a lui, l’idea che io dovessi amarlo appariva assurda. Ma poi mi ricordai che il comando di amare il mio prossimo non dipende da quanto egli sia amabile. Il comando di Cristo è sorprendentemente incondizionato (Matteo 22:39).
E’ già difficile amare il nostro prossimo quando è gentile e garbato. Un vero amore per il prossimo richiede di sacrificare il proprio tempo, i propri interessi e la propria comodità—tre cose intangibili assurte a idoli nella nostra epoca secolare dove l’io regna supremo.
A causa della nostra tendenza ad amare noi stessi—rinforzata dalla pressione culturale—un amore sincero per il prossimo è ancora più essenziale e controculturale. E soprattutto, è un segno essenziale e incontestabile del cristianesimo biblico (Levitico 19:18; Matteo 22:34-40).
Possiamo amare i nostri vicini in tanti modi, come curare degli ammalati, esercitare l’ospitalità, fare del volontariato, provvedere per i bisognosi, e altro ancora. Non c’è un unico modo per amare il prossimo. Infatti, contesti diversi richiedono modalità diverse per esprimere tale amore.
Tuttavia vorrei suggerire un modo importante e sorprendente con cui possiamo amare il nostro prossimo: fondando chiese.
Persone e luoghi specifici
Pensiamo alla natura di questo impegno: fondare una nuova chiesa implica riunire, preparare e inviare in missione un gruppo motivato di credenti, con la preghiera e in modo strategico, i quali metteranno radici in una determinata comunità, per predicare ad essa, amarla e servirla.
Quando si fonda una chiesa, il popolo di Dio—mediante la potenza dello Spirito e con il mandato del Cristo risorto—ha la possibilità di servire tra persone specifiche in un luogo specifico. Così come occorre contestualizzare la proclamazione del vangelo, va contestualizzata anche la dimostrazione del vangelo, cioè il modo in cui amiamo il nostro prossimo in base ai suoi bisogni. Fondare chiese, quindi, è un terreno particolarmente fertile per praticare l’amore del prossimo.
A lungo termine
Fondare chiese consente di pensare a modalità comuni e creative per amare il prossimo aggiungendo però un ingrediente speciale: la longevità. La maggior parte dei miei tentativi individuali di amare il mio prossimo sono stati dei fuochi di paglia. Tuttavia un amore per il prossimo di breve durata nelle mani di un singolo può diventare duraturo nelle mani di una comunità. Qualcosa, per esempio, come una chiesa di nuova fondazione.
In questi giorni mi sono ricordato la straordinaria capacità della fondazione di chiese di veicolare l’amore per il prossimo quando ho saputo di una famiglia del posto che ha fondato una chiesa nella zona sud di Memphis—una zona scarsamente servita e povera. Accanto ai loro sforzi nel discepolato e nella predicazione, questa piccola chiesa sta amando il prossimo organizzando corsi di alfabetizzazione per i bambini del quartiere—un impegno che porta avanti da ormai quasi un decennio.
Quando interpretiamo e pratichiamo l’amore del prossimo in un’ottica comunitaria —in aggiunta alla nostra normale ottica individuale — un amore sincero a lungo termine che onora e mostra Cristo diventa possibile.
Saggezza e integrazione
Naturalmente, è possibile fondare una chiesa mettendo poca enfasi sull’amore per il prossimo. E’ altrettanto possibile fondare una chiesa che costringe le persone che si vogliono amare a trasferirsi.
Quest’opera richiede perciò molto di più che buone intenzioni; richiede una saggezza ottenuta a caro prezzo. Una chiesa di nuova fondazione che ama il suo prossimo sarà una chiesa che quantomeno prega con regolarità e risolutezza.
Fondare una chiesa richiede inoltre precisione teologica e integrazione. Agostino illustrò due principi chiave per interpretare le Scritture:
Chiunque pertanto crede di aver capito le divine Scritture o una qualsiasi parte delle medesime, se mediante tale comprensione non riesce a innalzare l'edificio di questa duplice carità, di Dio e del prossimo, non le ha ancora capite.
Così come la nostra comprensione della Scrittura può essere valutata dal fatto che essa conduce al duplice amore di Dio e del prossimo, così anche la fedeltà dei nostri sforzi nel fondare chiese può essere valutata dal fatto che essa porta al duplice dovere del Gran Comandamento e del Grande Mandato.
Parole e opere
La fondazione di chiese che non porta ad amare il nostro prossimo in parole o opere non coglie del tutto lo scopo inteso da Dio. Ma ciò significa anche che la fondazione di chiese che vede nel Grande Comandamento un fratello inseparabile del Grande Mandato (e non una distrazione o un rivale) sarà pronta ad amare attivamente in parole e opere.
Mi vengono in mente diverse chiese del New England, ognuna delle quali ha collaborato con una scuola del posto, chiedendo ai membri di fare del volontariato come tutor e di sostenere i docenti distribuendo buoni acquisto e materiale scolastico.
Penso alla mia precedente chiesa in via di fondazione che ha collaborato con altre due chiese in modo da unire le forze per provvedere ai bisogni fisici degli studenti immigrati che non avevano né una casa, né cibo né una famiglia.
Anche se queste potrebbero sembrare delle nobili iniziative, sono meno complicate di come possa apparire e più efficaci di quanto possa sembrare. E tutte sono iniziate con normali chiese di nuova fondazione che hanno fatto loro il privilegio e il comando di Gesù di amare il loro prossimo come se stesse.
Claude Atcho è il pastore di Fellowship Memphis, una chiesa multietnica a Memphis, Tennessee. In passato è stato un fondatore di chiese e un professore di inglese a Boston, Massachusetts. Puoi seguirlo su Twitter.
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