Un modello ibrido per la fondazione di chiese

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Secondo uno studio condotto da Tear Fund, il 60 per cento degli adulti nel Regno Unito non va mai in chiesa, il 26 per cento ci va una volta l’anno, e meno del 15 per cento frequenta una qualche funzione religiosa una volta al mese. Questo significa che almeno l’86 per cento non ha nessun contatto significativo con la chiesa. La percentuale è probabilmente più alta se si considera che quel 15 per cento che frequenta una funzione religiosa una volta al mese comprende tutto quello che può definirsi funzione religiosa, e non necessariamente la partecipazione a riunioni del popolo di Dio nella quali la Bibbia è considerata la Parola di Dio.[i]

Quello che accade in Gran Bretagna è rappresentativo della situazione di gran parte dell’Europa occidentale. Se il nostro modo prevalente di fondare chiese consiste in chiese che fondano chiese a loro somiglianza, non riusciremo ad avere un impatto sulle persone che non vanno in chiesa nell’Europa occidentale. La fondazione di chiese avverrà lentamente nel migliore dei casi e sarà tribale e contestualmente irrilevante quando si verifica. E’ necessaria una flessibilità motivata dal vangelo quando si parla dei modelli di chiesa che elaboriamo e introduciamo.

Un approccio ibrido

La situazione ideale per l’Europa occidentale sarebbe quella di adottare un approccio ibrido alla fondazione di chiese, nel quale le chiese che seguono un modello sono entusiaste di collaborare con chiese che adottano un modello diverso, per amore della testimonianza del vangelo nel contesto che intendono raggiungere. Affinché ciò accada, dobbiamo definire gli aspetti non negoziabili e quelli negoziabili della fondazione di chiese.

Negoziabili e Non Negoziabili

Gli aspetti “non negoziabili” dei modelli di fondazione di chiese dovrebbero essere: fare discepoli attraverso la fondazione di comunità vangelocentriche; conduttori che abbiano le qualifiche bibliche; testimonianza nel contesto annunciando e mostrando il vangelo attraverso vite condivise; servire la comunità locale. Il quando, il dove, la frequenza degli incontri, il modo di trasmettere l’insegnamento biblico a credenti e non credenti e i metodi utilizzati per preparare i santi in vista del ministero sono tutti aspetti negoziabili. Tutti questi aspetti dovrebbero però servire alla crescita e alla testimonianza del popolo di Dio in missione in un contesto. Troppo spesso quelli che dovrebbero essere considerati metodi negoziabili agiscono come principi non negoziabili. Questo rende sospettosi dei modelli alternativi e porta a non collaborare con chiunque non rispecchia i nostri modi preferiti di fare le cose.

Coloro che prediligono le chiese strutturate con programmi raramente fondano modelli organici di chiesa e viceversa. Coloro che fondano in modo missionale chiese relazionali raramente collaborano per fondare modelli di chiesa basati su eventi, e viceversa. Coloro che introducono modelli di chiesa che portano la chiesa al non credente raramente fondano chiese di tipo attrazionale. Le chiese che considerano come principale punto di contatto missionale la predicazione dei sermoni e il monologo tendono a non fondare modelli di chiese che contestualizzano il vangelo mediante progetti di azione sociale e conversazioni basate sul vangelo. Ci sono valide eccezioni, ma finora l’approccio ibrido non è la norma.

Realizzare l’approccio ibrido

Per realizzare questo approccio ibrido per l’Europa occidentale dobbiamo abbattere i pregiudizi da ambo le parti su quattro modelli al momento polarizzati:

  • organico contro strutturato

  • attrazionale contro mandato

  • monologhi contro azione sociale e conversazione

  • eventi contro missione relazionale.

Questi modelli devono diventare scelte contestuali anziché questioni di principio contrapposte e non negoziabili, e linee di demarcazione tribali.

Quale allora?

Organico o strutturato? “Mandato” o “attrazionale”? Missione relazionale o basata su eventi? Insegnamento conversazionale o basato sul monologo? Quale tipo di chiesa raggiungerà meglio l’Europa? Tutti! Dobbiamo abbattere il muro che ha diviso la chiesa organica, mandata, relazionale e conversazionale dalla chiesa strutturata, attrazionale, basata sugli eventi e sul monologo. Un lato del muro raramente adotta qualcosa che appartiene all’altro lato del muro. Il dibattito lungo il muro verte nella sua totalità su quale dei due lati sarà il più contagioso; quale dei due si diffonderà più rapidamente e con maggiore efficacia. Ma dietro a questo dibattito il vero punto di divisione per molti è quale delle due parti racchiude l’esperienza più autentica del cristianesimo Neotestamentario.

Come lo so? Lo so perché ho fatto parte di un movimento per la fondazione di chiese che fonda comunità cui piace l’evangelizzazione conversazionale e relazionale, ma che al tempo stesso organizza e promuovere incontri basati su eventi e dominati dal monologo. Mi è stato chiesto, da quelli che pensano che il cristianesimo autentico si trovi solo nelle conversazioni spontanee e nelle piccole comunità, se per caso mi fossi venduto e se avessi abbandonato la ricerca di stili di chiesa autentici che promuovono la crescita per un modello “professionale”. Ma stanno facendo lo stesso errore di quelli che cominciano a sudare freddo per la potenziale scomparsa del monologo a favore del dialogo nei piccoli gruppi. Entrambi stanno facendo delle strutture sociali e dei metodi gli strumenti principali per portare avanti il discepolato. Ad ogni modo, indipendentemente da come lo si struttura, solo il vangelo di Gesù Cristo- nel contesto di una comunità ecclesiale in missione- può promuovere la crescita e può fare discepoli. Piccolo e organico non garantisce la comunità o la missione. Grande e strutturato non garantisce che le persone siano effettivamente discepolate in modo significativo.

Uno sguardo ravvicinato

Se si guardano più da vicino i modelli all’opera, si scopre che la linea di demarcazione non è così netta come molti amano credere. Puoi avere una chiesa grande con un’evangelizzazione basata sugli eventi nella quale i membri agiscono come comunità e condividono abitualmente il vangelo con i loro vicini. Allo stesso modo, puoi avere una piccola chiesa domestica che fa da comunità di attrazione piuttosto che da comunità mandata. Nel mio contesto, questi modelli polarizzati sono scelte, non obblighi. A volte una comunità del vangelo fonderà in modo organico. A volte si usa il dialogo invece del monologo, a seconda dell’uditorio e del contesto. A volte le comunità del vangelo svolgono programmi strutturati come mense per i poveri o corsi per imparare l’Inglese, altre volte si limitano a servire i loro vicini. A volte possono andare verso il contesto che stanno raggiungendo, altre volte l’accesso a quel contesto è difficile e allora troviamo modi per invitare i non credenti nel nostro contesto. A volte il modo migliore di mandare una squadra in missione è capire come essa può attrarre non credenti a un programma.

Ciò di cui l’Europa ha bisogno

L’Europa ha bisogno di tutti i tipi di chiese. Ogni chiesa che è stata fondata può scegliere tra le opzioni organica/con strutture, monologo/dialogo, evento/relazionale, attrattiva/mandata. In diversi momenti dei loro cicli di fondazione queste chiese potrebbero presentare una combinazione di tutte le opzioni. Anzi, direi che ne hanno bisogno. La chiesa mandata deve riunirsi,a un certo punto, per essere mandata di nuovo. La chiesa organica ,prima o poi, ha bisogno di strutture se vuole mettere radici e prendersi cura di ciò che ha seminato. A un certo punto il monologo deve diventare un dialogo se si vuole che le persone discutano e applichino l’insegnamento. Gli eventi creano opportunità che sostengono l’evangelizzazione relazionale. L’evangelizzazione relazionale rende un evento significativo.

Il nostro impegno principale deve essere quello di fare discepoli insegnando il vangelo nel contesto di una chiesa dove si è "comunità in missione" insieme. Qualunque sia la struttura che decidiamo di adottare, essa deve essere al servizio del discepolato, della missione e della comunità alla Gloria di Dio affinché Cristo sia formato nei cuori delle persone. Questo è il vero cristianesimo del vangelo.

[i] Studio citato nel materiale formativo di Percorsi: Modulo “Chiesa Missionale e Fondazione di Chiese”, Unità 5, Fondazione di Chiesa, Metodo.


Jonny Woodrow è pastore a The Crowded House, Loughborough, e membro di Crosslands Training.

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