Perché fondare nuove chiese?
Perché fondare nuove chiese? Se non vivi negli Stati Uniti, potresti non porti questa domanda. Non c’è una chiesa ad ogni angolo in Iran, in Uganda o in Cina. E potrebbero non esserci molte chiese sane che predicano il Vangelo vicino a te se vivi in Brasile, Inghilterra o Messico.
Fondare nuove chiese in quei paesi potrebbe sembrare più ovvio e necessario—e i nostri sforzi missionari dovrebbero mirare alla fondazione di chiese! Ma per ora voglio chiedere perché dovremmo fondare nuove chiese vicino alle nostre chiese e anche in nazioni e città apparentemente sature di chiese.
Chiese che chiudono e popolazione in crescita
Nel 2018 è stato condotto uno studio sulle chiese americane intitolato La grande opportunità: “Dal momento che molte chiese hanno una durata di vita che va da circa 70 fino a 100 anni, e dal momento che molte chiese sono state fondate durante il boom demografico di metà Novecento, ci aspettiamo una significativa ondata di chiusure di chiese nell’immediato futuro. La fondazione di chiese è vicino ai minimi storici su base pro-capite; dobbiamo triplicare il numero di chiese fondate nei prossimi cinque-dieci anni per soddisfare il bisogno”.
L’anno dopo, un istituto di ricerca ha certificato la correttezza di questo studio: “Nel 2019, negli Stati Uniti sono state avviate circa 3.000 chiese protestanti, ma 4.500 chiese protestanti hanno chiuso i battenti”. Appena cinque anni prima, questi numeri erano invertiti. La pandemia di sicuro non ha aiutato, e i numeri del 2024 saranno peggiori.
È vero, alcune chiese devono chiudere. Siccome non sono fedeli alla Bibbia, Gesù rimuove giustamente il loro candelabro (vedi Apocalisse 2-3). Oppure, ed è qui che la rivitalizzazione delle chiese diventa una grande alternativa alla fondazione di chiese, Dio chiama alcune persone ad entrare in una chiesa morente per portare nuova vita e nuovi ministeri. Tuttavia, non ci sono ancora abbastanza chiese biblicamente fedeli per raggiungere i perduti. Le chiese che chiudono sono più numerose di quelle che vengono fondate.
Tendenze culturali mutevoli ed evangelizzazione audace
Le chiese e i cristiani già consolidati sono in genere più stabili. Hanno impostato la loro chiesa in un certo modo per tanto tempo, e ogni cambiamento culturale rappresenta per loro un ostacolo.
Probabilmente queste chiese non smuovono le acque della cultura e non soffiano sulle tensioni politiche perché queste cose a loro non interessano molto: fanno chiesa. Sono state fondate in un periodo diverso, in un giardino diverso, con delle zizzanie diverse. Questa è la sfida di ogni chiesa consolidata: impegnarsi per rimanere in missione nelle mutevoli tendenze culturali mantenendo l’immutabile verità del Vangelo.
Ma le nuove chiese devono imparare ad evangelizzare nell’attuale momento culturale. La società cambia, e con essa cambiano i bisogni e le domande della gente. Il cambiamento culturale richiede la fondazione di nuove chiese intorno a zizzanie di diverso tipo in grado di annunciare il Vangelo in contesti nuovi.
Per esempio, 12 anni fa, quando la nostra chiesa è stata fondata, le domande sul gender, sulle donne nella leadership, sull’aborto, ecc., erano intese per essere discusse. Ma ora la gente è addirittura sorpresa di sentire che c’è un dibattito! Pensa che ciò che ha imparato dalla cultura sia la norma. Dodici anni fa, le chiese avrebbero potuto parlare dell’immoralità della cultura intorno a noi, ma ora la cultura intorno a noi pensa che siamo noi gli immorali!
Attenzione, però, perché nel tentativo di raggiungere la cultura, molte chiese sono state raggiunte dalla cultura. La chiesa rigida, tradizionalista, antica, fondamentalista in fondo alla strada può anche avere un atteggiamento retrogrado nei confronti della missione, ma perlomeno è rimasta ferma sulle proprie posizioni tutti questi anni ed è ancora fedele alla Parola. Troppe chiese di recente fondazione si sono ritrovate ad essere colonizzate dalla cultura, senza mai averla raggiunta. Non permettere che il mondo imborghesisca il tuo spirito una volta che ti sei trasferito nel nuovo quartiere o nella nuova città per interagire con la cultura in modo missionale. È la luce che vince le tenebre, non il contrario.
Intenzionalità geografica e urbanizzazione
Secondo le Nazioni Unite, il 68% della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane entro il 2050. Questa tendenza non è limitata agli Stati Uniti. C’è un movimento globale verso la città. Dio sta spostando la gente, e anche la chiesa deve spostarsi.
Naturalmente, Dio ama anche le aree periferiche e rurali, e abbiamo visto gli enormi benefici che si hanno nel fondare chiese dalla città nei quartieri e nelle città limitrofe. L’intenzionalità geografica e la contestualizzazione dei ministeri rendono l’opera del Vangelo più efficace.
Quando i membri più giovani della nostra chiesa si sono sposati e hanno iniziato ad avere figli, si sono spostati dal centro di Fort Worth e sono stati mandati in missione in un nuovo quartiere, con passeggini e seggiolini per auto al seguito. Hanno scambiato i loro bar e le loro caffetterie per partite di calcio e incontri genitori-insegnanti, ma la loro testimonianza di fede non è mai cambiata.
Fondare chiese in aree periferiche e rurali è un’opera necessaria ed efficace per raggiungere tutta la famiglia. Ogni chiesa ora può servire in un modo contestualizzato determinato dai bisogni delle persone che essa raggiunge—ma pervaso dal DNA missionale della chiesa mandante fondata nel cuore della città. Tuttavia, fondare nuove chiese nelle città rimane il bisogno più grande.
Dio ama le persone, e le città sono piene di persone. Queste persone sono quelle che smuovono le acque che cambiano le tendenze culturali. In ogni settore—affari, arte, istruzione, governo, media, finanza, tecnologia—la città è la fonte che sta a monte, da cui le acque del cambiamento culturale fluiscono verso il resto del mondo.
Fondiamo chiese perché sono necessarie più chiese per tenere il passo con le chiese che chiudono e con la crescita della popolazione; fondiamo nuove chiese perché in genere le nuove chiese sono più efficaci nel raggiungere una cultura che cambia radicalmente. Infine, fondiamo chiese per contestualizzare in modo intenzionale la nostra testimonianza evangelica al mondo intero, specialmente nelle città in cui c’è più bisogno e in cui ci sono più opportunità.
Jim Essian ha fondato The Paradox Church nel 2011 nel centro di Fort Worth di cui è pastore. Jim è stato per otto anni un giocatore professionista di baseball nei Kansas City Royals, Los Angeles Dodgers e Detroit Tigers prima di fondare la sua chiesa. Ha fondato anche il network per la fondazione di chiese Plant Fort Worth, che ha visto la fondazione di 13 chiese nell’area metropolitana di Fort Worth negli ultimi 5 anni. È l’autore di Jesus For You: He Became Like You So You Could Become Like Him. Jim è sposato con Heather e ha tre figlie.
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