L’ultimo film Disney “Strange World - Un mondo misterioso” incarna il nuovo strano mondo in cui viviamo

Due uscite nel 2022: il film della Disney Strange World - Un mondo misterioso e il libro di Carl Trueman Strange New World. Qualsiasi giovane così sfortunato da aver visto il primo dovrebbe essere obbligato a leggere l’ultimo. Il film della Disney simboleggia il malessere culturale che il libro di Trueman analizza.

È stato un grande anno per la Disney. Il conglomerato mediatico non nasconde più i suoi propositi di condizionamento sociale. I dirigenti della Disney recentemente hanno reso pubblico il loro desiderio di raccontare “storie queer” piene di “personaggi non conformi al genere”. Lightyear - la vera storia di Buzz è stato un punto di svolta di questa ambizione. Ma in Lightyear - la vera storia di Buzz l’ha fatto in modo velato rispetto a Strange World - Un mondo misterioso, il primo film per bambini della Disney ad avere per protagonista un personaggio dichiaratamente gay.

Il personaggio in questione, Ethan Clade (doppiato dal comico gay Jaboukie Young-White), è figlio di un agricoltore, Searcher Clade (Jake Gyllenhaal) e nipote di un esploratore, Jaeger Clade (Dennis Quaid). I Clade vivono nel mondo fantastico di Avalonia, dove si raccoglie una risorsa naturale (il Pando) utile per il settore agricolo e tecnologico.

La trama intricata del film è difficile da riassumere, tuttavia l’omosessualità di Ethan non occupa certo una piccola parte, visto che già all’inizio del film sboccia una storia d’amore con un altro ragazzo adolescente, Diazo (Jonathan Melo). È un flirt che i genitori e il nonno di Ethan incoraggiano, ed è evidente che i cineasti vogliono che i piccoli spettatori pensino che sia una cosa normale come ogni relazione romantica.

Questo elemento sarebbe già una ragione sufficiente per mettere in guardia i genitori da Strange World - Un mondo misterioso, ma non è l’unico problema del film. È anche un cattivo film—nato più dal desiderio di esplorare nuove strade rappresentative e promuovere un’agenda politicamente impegnata che dal desiderio di offrire al pubblico una storia appassionante e divertente.

Quando la rappresentazione è più importante della narrazione

Chiunque è attento ai lavori recenti della Disney sa quanto valore la produzione dia alla rappresentazione e all’inclusione. Benché ci sia certamente del valore in storie che rappresentano uno spettro variegato di umanità (questo è uno dei miei aspetti preferiti del film The Chosen di Dallas Jenkins, per esempio), quando diventa troppo evidente come ragion d’essere, la narrativa tende a risentirne.

Come un critico ha osservato, Strange World - Un mondo misterioso “esagera nel voler guadagnarsi la medaglia al merito della diversità”. Per esempio, la famiglia protagonista è composta da una coppia birazziale, un figlio gay e un cane con tre gambe. Molti altri personaggi rappresentano quelle che appaiono come identità non binarie o non conformi. Ci sono molte donne mascoline e uomini effeminati, e ciò che ne risulta è un film ironicamente non-diversificato in materia di gender. Quando tutti sono gender-fluid, il meraviglioso dono della diversità tra maschio e femmina viene cancellato in un mare di identicità indistinguibile.

Il film manca pure di una forma di diversità essenziale per un film avvincente: il diverso accoppiamento di personaggi buoni e cattivi, di eroi e di nemici. Tra tutte le tendenze recenti non gradite nei film Disney (e nei film in genere), l’evidente mancanza di eroi e di cattivi vecchio stampo è forse la cosa più inquietante. Oggi, ogni cattivo ha una storia di traumi passati che suscitano empatia e ogni eroe è “complicato” e “incasinato” al punto da risultare antipatico. Nei film Disney, sfumature morali di grigio hanno sostituito il conflitto in bianco e nero, e il risultato è la scialba celebrazione di una “diversità” monocromatica con azione a basso rischio.

Strange World - Un mondo misterioso rende questo abbastanza esplicito. A un certo punto Ethan, Searcher e Jaeger giocano a un gioco da tavolo chiamato “Primal Outpost”. Quando Ethan spiega che nel gioco “non ci sono cattivi” e lo scopo è semplicemente quello di far funzionare una civiltà in modo armonioso, suo padre e suo nonno protestano. “In che razza di gioco non ci sono i cattivi?” dice Searcher. “È povera come trama”, aggiunge Jaeger.

Jaeger ha ragione. Eppure lo stesso Strange World - Un mondo misterioso segue questa regola “niente cattivi” e il risultato è una trama piuttosto povera. Gli unici cattivi nel film sono mostri simili a polpi e creature rosa tipo Pterodattilo chiamate “Reapers”, ma anche questi alla fine si rivelano essere degli “incompresi”, non esattamente dei nemici. Altrove nel film, un leader politico (doppiato da Lucy Liu) diventa antipatico per un nanosecondo prima di venire reintegrato alla fine del film.

Naturalmente non sorprende che una società secolarizzante abbia problemi con le categorie del bene e del male. Ma a farne le spese è l’arte. Nessun cattivo, nessun dramma. Nessun senso del male, nessuna attrazione al bene.

Papà (non) ha ragione 

Un altro messaggio negativo in Strange World - Un mondo misterioso è ormai familiare nella  recente offerta Disney: i figli ne sanno di più dei genitori. Il sovvertimento dell’autorità genitoriale è stato orrendo in Red, uscito anch’esso nel 2022 (“Il mio panda, la mia scelta, mamma!”), ed è orrendo anche qui. Quando Ethan dice di sentirsi “più nel suo elemento” esplorando nuovi mondi strani e trasgressivi che nel vivere nella vecchia e noiosa fattoria con la sua famiglia, sua madre lo incoraggia acriticamente: “Continua ad esplorare questi sentimenti”. Questo è lo spirito dei tempi. Aspettarsi che un figlio o una figlia seguano le orme vocazionali (men che meno la tradizione religiosa) dei loro genitori oggi è considerato limitante nella migliore delle ipotesi e deleterio nella peggiore.

Certo, ci sono storie valide che si possono ricavare dalle tensioni generazionali e dal peso delle aspettative familiari. Ma Red e Strange World - Un mondo misterioso vanno oltre questo e fondamentalmente santificano l’identità e l’autonomia giovanile (il cui motto è “segui il tuo cuore”).

Forse le parole più vere del film sono quelle pronunciate da Searcher quando grida al figlio: “Sei un ragazzo! Non sai quello che vuoi!" Tuttavia Searcher si sente immediatamente in colpa per aver detto quelle parole al figlio, come se qualcosa di meno di un sostegno totale ad ogni decisione volubile di Ethan fosse un abuso genitoriale. Ovviamente, alla fine del film, Ethan prende la sua strada, concludendo con un monologo su come “il mondo è cambiato” e “non si può vivere nel passato”.

Traduzione: tutto quello che la mia generazione sente essere vero trionfa su ogni consiglio saggio che abbiamo ricevuto dalle generazioni che ci hanno preceduto.

Non distruggere la natura (ma sentiti libero di negarla)

Un altro messaggio pericoloso in Strange World - Un mondo misterioso è la sua appena velata argomentazione ambientalista: il capitalismo avido sta rovinando il mondo naturale. Come i personaggi di World (piccola anticipazione), anche loro scoprono che il mondo sotto i loro piedi è un essere vivente (una tartaruga, per la precisione!) che essi stanno uccidendo utilizzando le sue risorse per sviluppare la loro tecnologia.

Io sono assolutamente a favore della tutela dell’ambiente e ho sostenuto che c’è una coerenza logica tra posizioni pro-vita, pro-famiglia, pro–matrimonio tradizionale e una posizione pro-ecologia. Tutto ha a che fare con la volontà di mettere l’ordine creato da Dio al di sopra dei nostri capricci egoistici. Per i cristiani questo significa che rispettare la creazione di Dio implica accettare la sua realtà anche quando essa limita il nostro individualismo espressivo (per es., il sesso biologico che abbiamo ricevuto alla nascita quando vorremmo essere di un altro genere) e tutelare la sua bontà anche quando essa limita il commercio senza limiti e la crescita economica.

Strange World - Un mondo misterioso, dal canto suo, mostra un’incongruenza oggi dilagante nel progressismo. Come si fa a criticare la distruzione dell’ambiente che deriva dalle interferenze nei processi naturali negando allo stesso tempo il disegno organico della natura quando si tratta del binarismo scomodo del sesso biologico e della procreazione o della scomoda realtà della vita fetale? Eppure oggi questa incoerenza viene scambiata per ortodossia nel progressismo, ed è in bella mostra in Strange World.

Nessun Vero Nord

In modo forse coerente con la sua narrativa “perduti in un mondo misterioso”, Strange World- Un mondo misterioso sembra andare alla deriva in un vuoto di significato. Le parole di uno dei personaggi: “Ora siamo decisamente fuori dalla mappa”, potrebbero descrivere il film nel suo complesso. Questo perché la Disney di oggi è priva della bussola morale e dei presupposti metanarrativi della Disney che fu di Walt. La Disney non è mai stata perfetta, naturalmente, ma in passato essa promuoveva i valori della famiglia, della fede e dello stupore rispetto ai valori della modernità (per es., Mary Poppins).

In Peter Pan (1953), John, Michael e Wendy Darling possono anche avere vissuto un’avventura senza i genitori nell’isola che non c’è, ma alla fine hanno capito che la famiglia è il luogo migliore perché i giovani possano crescere in modo sano. I bambini perduti dell’isola che non c’è sono bambini che hanno bisogno della saggezza dei genitori, non bambini che stanno meglio senza i loro genitori. Anche in film recenti come La bella e la bestia (1991), il valore dell’amore che si sacrifica ha la precedenza sull’individualismo espressivo.

Nella Disney di oggi, la saggezza dei genitori e l’amore che si sacrifica sono valori inferiori rispetto alla rappresentazione della diversità e della moralità “segui il tuo cuore”, il che genera necessariamente incoerenza narrativa.

Nonostante gli insuccessi al botteghino (com’è avvenuto pure con i recenti film a sostegno del movimento LGBT come Bros e Lightyear), i film per bambini come Strange World - Un mondo misterioso saranno solo più numerosi e sfrontati nei prossimi anni. La Disney è stata chiara a riguardo, che il pubblico li vada a vedere o meno. Altre case di produzione seguiranno l’esempio. Genitori cristiani, preparatevi. Dovremmo conoscere questi film non soltanto per difenderci (proibendo ai nostri figli di guardarli), ma anche per resistere in modo proattivo ai valori culturali che essi incarnano. Perché se i bambini non si imbattono in questi messaggi su Disney+, senza dubbio li troveranno in centinaia di altri posti.

Che ci piaccia o meno, questi film vengono prodotti non solo per cambiare i cuori e le menti dei giovani ma anche per riflettere i cuori e le menti dei giovani. I presupposti errati dello “strano nuovo mondo” descritto da Carl Trueman non sono affatto “strani” alla maggior parte dei membri della Generazione Z. Sono normali.

Ciò rappresenta una sfida per genitori e leader cristiani nel discepolare la prossima generazione. Se vogliamo presentare una realtà biblicamente radicata in grado di competere per i cuori e le menti dei nostri figli, e alla fine conquistarli, abbiamo un bel po’ di lavoro da fare. Essere prudenti riguardo ai film problematici della Disney è un punto di partenza, non di arrivo. Dobbiamo raccontare bellissime storie e coltivare le istituzioni che possono rendere lo “strano” mondo del regno di Cristo meno strano e più reale di qualunque mondo surreale la nostra epoca secolare si inventi.


Brett McCracken è redattore capo e direttore della comunicazione di The Gospel Coalition. È l’autore di La dieta della saggezza. Il cibo migliore per la tua anima in una società tossica, Uncomfortable: The Awkward and Essential Challenge of Christian Community, Gray Matters: Navigating the Space Between Legalism and Liberty, e Hipster Christianity: When Church and Cool Collide. Brett e sua moglie Kira vivono a Santa Ana (California) con i loro due figli. Sono membri della Southlands Church, di cui Brett è uno degli anziani. Puoi seguirlo su Twitter.

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