Le chiese sane evangelizzano, accolgono i bambini e accettano la confusione

La piccola, vecchia congregazione che si riunisce in un edificio fatiscente è un’immagine comune quando si vuole introdurre il tema della rivitalizzazione della chiesa. In effetti, è un’immagine che calza a pennello a molte chiese. Il declino è evidente, specialmente se la chiesa era molto più grande nei decenni passati. Molte di queste chiese un tempo prosperavano, ma poi hanno attraversato un lungo periodo di lenta decadenza. Che cosa ha provocato il declino? Come ha avuto inizio?

Il declino delle chiese dipende da due motivi principali, ed entrambi hanno a che fare con un cambiamento nelle priorità. Primo, le chiese perdono la passione per il Grande Mandato e il Grande Comandamento. Ne consegue (secondo motivo) che esse non glorificano più Dio. Quando una chiesa non si spinge più verso l’esterno con il Vangelo, le persone non guardano più verso l’alto alla gloria di Dio. Una chiesa che manca sia di una prospettiva verso l’esterno sia di una prospettiva verso l’alto si muoverà inevitabilmente nelle altre due direzioni: verso l’interno e verso il basso. Le chiese ripiegate in se stesse non possono che andare incontro al declino.

Spingersi verso l’esterno

Le chiese che si rafforzeranno nei prossimi cinque anni saranno quelle che si concentreranno sull’“uscire”. La loro forza sarà ottenuta seguendo una duplice strategia. Primo, la cultura della chiesa prediligerà il muoversi verso la comunità locale. Secondo, i leader addestreranno la congregazione ad essere pronta per le opportunità di evangelizzazione.

Un sano movimento verso l’esterno è motivato più dall’obbedienza che dalla ricerca della crescita numerica. Si può servire la comunità locale in vari modi: aprendo i locali della chiesa durante la settimana come luogo di ritrovo per le associazioni locali, aiutando il rifugio comunale per i senzatetto, allestendo un banco alimentare, creando una scuola per le arti figurative.

Ma servire non è sufficiente. I pastori e i leader della chiesa devono equipaggiare la congregazione per seminare il Vangelo mentre le persone servono. Poche chiese sfruttano appieno le potenzialità di unire una cultura di servizio con il desiderio di condividere il Vangelo.

Una chiesa sana si preoccupa molto dei bisogni collettivi della comunità locale, e allo stesso tempo ha molto a cuore i singoli individui perduti in quella comunità.

Accogliere i bambini

Le chiese ottimiste accolgono i bambini. La tua chiesa non crescerà per mezzo della generazione più vecchia. I membri più anziani forniscono stabilità, saggezza e altre risorse importanti, ma se una chiesa vuole crescere e rimanere sana, deve anche raggiungere, curare e trattenere le generazioni più giovani. Questa è una tensione naturale che è destinata a crescere man mano che la chiesa diventa più multigenerazionale.

Accogliere i bambini significa almeno sei cose.

1. Comprendere che il disordine è una cosa normale e naturale, persino sana.

I bambini non hanno imparato l’arte della pulizia. Essi possono trasformare il tavolo della merenda nell’aula di una scuola domenicale in un’opera di arte astratta. Bambini che imparano la Parola di Dio, ad adorare e ad amare Gesù porteranno del disordine. Quelle righette sui muri sono lì perché i bambini trascinano le loro manine mentre camminano per i corridoi. Il disordine fa semplicemente parte dell’accettare i bambini nella tua chiesa.

2. Apprezzare più il rumore che la perfezione.

I bambini fanno rumore durante il culto di adorazione, nelle loro classi e nel parcheggio. Piangono. Ridono ad alta voce. Urlano e strillano. Alcune chiese cercano di sopprimere il rumore. Altre lo tollerano. Le chiese più sane sono quelle che lo apprezzano.

3. Proteggerli ad ogni costo.

La sicurezza dei bambini è una questione di discepolato, e pure una delle più importanti. Una chiesa che crede nel Grande Mandato adotterà delle misure di sicurezza efficaci per i bambini. Gesù dice: “Io sono con voi tutti i giorni”. Una chiesa poco attenta alla sicurezza insegna ai bambini: “Io sono con voi ogni tanto”.

4. Investire nel ministero per i bambini.

Il pastore che si occupa dei bambini è la figura meno pagata di tutte? Il budget destinato ai bambini eguaglia quello per l’adorazione? Una chiesa che accoglie i bambini investirà in ministeri che sostengono i bambini. Una chiesa che si limita a tollerare i bambini destinerà loro il denaro che avanza. Se è più facile ridurre il budget per i bambini che il budget per la tecnologia, probabilmente la vostra chiesa non sta accogliendo i bambini.

5. Capire la chiesa al loro livello.

Molte chiese cercano l’opinione dei genitori, e questo è giusto. Aiutare i genitori ad avere famiglie nelle quali Dio è al centro e non i figli è uno degli elementi principali del discepolato della famiglia. Ad ogni modo, non trascuriamo il punto di vista dei bambini. Chiediamo loro di parlarci delle loro esperienze, dei loro sentimenti, delle loro opinioni. Quando capisci la chiesa al livello di un bambino, sei in una posizione migliore per condurli a Cristo.

In Luca 18:15-17, Gesù invita i bambini ad avvicinarsi a lui. In Marco 10:13-16, egli li accoglie. Le chiese che accolgono e includono i bambini sono quindi come Gesù. Infatti, Gesù si arrabbia con i discepoli per aver sottovalutato il valore dei bambini. La prossima volta che un bambino si mette a gridare in chiesa, non arrabbiarti. I bambini sono una benedizione di Dio. Un domani, una chiesa più forte accoglierà i bambini, e non si limiterà a tollerarli.

Accogliere i nuovi arrivati

Le chiese sane sono sempre caotiche. Quando Dio benedice una chiesa con tanti nuovi credenti e un numero sempre crescente di bambini, la vita della chiesa è destinata a diventare più caotica, non meno.

Quando la tua chiesa si sta muovendo nella giusta direzione, le cose appariranno un po’ confuse.

Ricordo di aver battezzato una giovane donna che aveva accettato Cristo dopo essere uscita di prigione. Dopo il battesimo, il pastore per l’adorazione disse alla congregazione: “Conoscete tutti questo canto. È un classico”.

Mentre le persone cantavano un inno familiare, mi girai verso la donna e le chiesi: “Conosci questo canto?”

“Non l’ho mai sentito in vita mia”.

“Non importa. Avrai un sacco di opportunità per impararlo”.

E non dimenticherò mai la volta che ho spiegato la Cena del Signore a un nuovo credente. “Come mai usate dei bicchierini di plastica per sorseggiare del succo d’uva?”

O la volta in cui qualcuno mi ha fatto notare una strana moda nelle decorazioni. “Perché nelle chiese ci sono piante finte dappertutto? È molto strano”.

O quante volte ci chiamiamo con nomi strani. “Qualcuno qui è imparentato? Che cos’è tutto questo chiamarsi fratelli e sorelle?”

La chiesa si sta muovendo in una direzione sana quando i nuovi credenti interrompono la solita calma. Le loro domande e i loro commenti ti costringeranno a ripensare molte cose. Passa i prossimi cinque anni a concentrarti sull’evangelizzazione, sui bambini e sull’integrazione dei nuovi credenti. La tua chiesa potrebbe non aumentare drasticamente in numero, ma crescerà in salute.


Sam Rainer (PhD, Dallas Baptist University) è il presidente di Church Answers ed è uno dei co-fondatori di Rainer Publishing. È il pastore di West Bradenton Baptist Church a Bradenton, Florida. Sam è uno dei conduttori del podcasts Rainer on Leadership e EST.church.

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