L’arma della fede nei giorni difficili di una mamma

larmadellafede.jpg

Immagina di aver passato una lunga e dura giornata di mamma. Un’amica si ferma a parlarti perché sa che sei scoraggiata. Ti dice che poco tempo fa ha letto 1 Samuele e pensa che tu possa ricevere incoraggiamento dalla storia di Davide e Goliat. 

Se sei come me, le sorridi, ma non fai molto caso a quello che immagini sarà un consiglio banale e deludente. Infatti, l’ultima cosa che vorresti ascoltare è un paragone ipersemplificato tra te e Davide, con Goliat a vestire i panni delle tue sfide quotidiane.

E se invece 1 Samuele 17 riguardasse più il Dio che salva e adempie i suoi scopi che il pastorello e la sua fionda? 

In questo capitolo, Goliat (il soldato Filisteo alto sei cubiti e un palmo) lancia una sfida all’esercito Israelita per 40 giorni, chiedendo con fare superbo di presentargli un campione con cui battersi. La posta in gioco è alta. Se qualcuno accetta la sfida di Goliat e ne esce sconfitto, Israele diventerà servo dei Filistei. Perciò nessuno si fa avanti per battersi contro il gigante fino a quando un pastorello entra in scena.

Quando Davide giunge al campo di battaglia, sente le minacce di Goliat e vede gli Israeliti ritirarsi terrorizzati. Privi di coraggio, questi uomini hanno un bisogno disperato del re che il popolo chiese in 1 Samuele 8, un re che sarebbe uscito davanti a loro per combattere le loro battaglie [1]. Quel re-guerriero avrebbe dovuto essere Saul, ma nemmeno lui aveva il coraggio di affrontare Goliat. 

La domanda “Come andrà a finire questa storia?” pervade l’accampamento come una spessa coltre di smog che si dissolve improvvisamente quando un giovane esclama ad alta voce: “Chi è questo Filisteo, questo incirconciso, che osa insultare le schiere del Dio vivente?” (1 Sam. 17:26). 

Quando Saul gli chiede da dove gli venisse il coraggio di affrontare il gigante, Davide gli racconta la sua esperienza di pastore: “Il tuo servo ha ucciso il leone e l'orso; questo incirconciso, Filisteo, sarà come uno di quelli, perché ha coperto di vergogna le schiere del Dio vivente … Il SIGNORE, che mi liberò dalla zampa del leone e dalla zampa dell'orso, mi libererà anche dalla mano di questo Filisteo” (1 Sam. 17:36-37). 

Davide ha una fiducia incrollabile su chi è Dio e su quello che egli farà. Egli conosce la potenza di Dio, e sa qual è la cosa che Dio ha più a cuore: la sua gloria. Non ha perciò paura di affrontare Goliat. Come unto, e futuro re d’Israele, Davide sa che Dio salva il suo popolo [2]. 

Dio è stato fedele nel concedere a Davide vittoria su Goliat, ma è altrettanto fedele nella battaglia più importante. Cristo, il Figlio di Davide, il culmine della fedeltà di Dio nei confronti di un pastorello e del popolo d’Israele, il Re e Salvatore del mondo, ha già distrutto le opere del diavolo [3], trionfando sul peccato e sulla morte,per darci una vita abbondante in lui. Siamo sue, non importa il periodo che stiamo vivendo, il lavoro, le difficoltà o  le circostanze in cui ci troviamo. E questo significa che il suo Spirito opera con potenza in noi per sconfiggere tutto quello che minaccia la sua gloria o il nostro bene.

Se rileggi il racconto di Davide, noterai che egli usa il tempo futuro (“io ti abbatterò, ti taglierò la testa, ecc.”) in quasi ogni sua affermazione, e questo mette in evidenza la sua fede nel carattere di Dio. Egli credeva che Dio avrebbe liberato Israele, e per questo credeva anche che sarebbe stato in grado di compiere le azioni necessarie per sconfiggere Goliat. 

Che cosa sappiamo noi oggi come mamme che vivono sull’altro lato della vittoria della croce?

  • Dio condurrà a compimento l’opera che ha iniziato in noi [4].

  • Dio sarà un aiuto sempre presente nelle nostre difficoltà [5].

  • Dio ci darà pace mentre affidiamo a lui le nostre preoccupazioni e i nostri pensieri [6].

  • Dio ci aiuterà a crescere nella sua immagine mentre dimoriamo in lui [7].

  • Dio farà cooperare tutte le cose al nostro bene per renderci conformi a suo Figlio [8].

  • Dio ci concederà e ci ha già concesso una grazia abbondante [9].

  • Dio produrrà e produce in noi il volere e l’agire, secondo il suo disegno benevolo [10].

Dio farà queste e altre cose perché fin dall’inizio il suo piano è stato quello di mostrare la sua meravigliosa bellezza salvando in modo glorioso la sua creazione decaduta. Niente potrà ostacolarlo. 

Che cosa crediamo che Dio farà? E quali azioni dettate dalla fede compiremo oggi come evidenza di ciò che crediamo? 

La verità è che non siamo Davide. Non siamo state unte per regnare su Israele. Questa storia non parla di affrontare le nostre paure più grandi o le nostre circostanze incontrollate. Questa storia parla di un Dio fedele, che con potenza salva il suo popolo e lo rende capace di vivere per il suo nome. Lo stesso Dio che fortificò Davide nella sua vita reale, ora fortifica noi in Cristo mediante il suo spirito. 

Prova di nuovo a immaginare quella lunga e difficile giornata da sola con i tuoi piccoli. Immagina la tua amica venire da te per incoraggiarti con 1 Samuele 17. Sospiri perché non credi che le sue parole ti aiuteranno, ma la ascolti in ogni caso. 

Lei ti dice che le tue giornate sono difficili, ma che non devi sentirti paralizzata; che la chiamata appare impossibile, ma che questo non deve farti deviare; che ti è stata data un’arma potente contro la disperazione, la sconfitta, e il nemico che divora [11], cioè la tua fede in Cristo [12].

Ti dice che puoi essere forte come Davide con il suo Spirito nel tuo cuore e le sue promesse sulle tue labbra— che agiscono come una fionda e una pietra contro tutto quello che si frappone tra te e l’adempimento degli scopi di Dio nella tua vita. Quando ti senti respinta, quando sei tentata di aspettarti soltanto peccato e fallimento, la tua amica ti dice di aprire la tua bocca e proclamare: “Il Signore lo farà”.

[1] 1 Samuele 8:19-20

[2] 1 Samuele 16:11-13

[3] 1 Giovanni 3:8

[4] Filippesi 1:6

[5] Salmo 46:1, Ebrei 4:16

[6] Filippesi 4:8, Isaia 26:3

[7] Giovanni 15:1-8, Galati 5:22

[8] Romani 8:28

[9] Efesini 1:9

[10] Filippesi 2:13

[11] 1 Pietro 5:7-9

[12] 1 Giovanni 5:4, Efesini 2:8-9


Laura Hardin e suo marito Adam abitano a Landover (Maryland) con i loro tre figli: Oscar, Laurielle e Julia. Ama scrivere sul suo blog personale, dove incoraggia le donne a dimorare in Cristo dedicandosi alla parola di Dio, alla preghiera e alla comunione fraterna giorno per giorno. Puoi trovarla su Instagram o Facebook.

Il presente articolo è un’opera di elaborazione di traduzione di IMPATTO ITALIA. Il suo utilizzo totale o parziale è proibito in ogni forma previa richiesta e autorizzazione di Impatto Italia (impattoitalia@gmail.com). Il contenuto del presente articolo non è alterabile o vendibile in alcun forma.

L’uso del presente articolo sono autorizzate dall’editore originale ©RisenMotherhood. La risorsa originale può essere consultata al seguente link: https://www.risenmotherhood.com/blog/the-weapon-of-faith-in-the-hard-days-of-motherhood

© IMPATTO ITALIA

Famiglia, MammeLaura Hardin