Dio è ben al di là dell’universo infinito

Mi sono innamorato dell’astronomia e dei misteri del cielo stellato quando i miei genitori mi iscrissero a una scuola elementare specializzata in scienze. La scuola era dotata di un  planetario piuttosto semplice, e ricordo che da bambino mi chiedevo: Tutto questo è davvero su nel cielo?

La mia curiosità fu ulteriormente stuzzicata da Guerre Stellari, dal libro di Carl Sagan Pale Blue Dot, e soprattutto da James Rousseau, il mio insegnante di astronomia delle superiori, il cui amore per le stelle (e per il Dio che le ha formate) mi ha aiutato a collegare la mia passione per lo spazio a Colui che lo ha creato con la sua parola. Quando la NASA lanciò il telescopio spaziale James Webb lo scorso Natale, non potevo che essere eccitato per le immagini che avrebbe mostrato di lì a qualche mese.

Non sono un astronomo. Non sono un esperto della volta celeste. A mia vergogna, non possiedo nemmeno un telescopio. Ma non bisogna essere degli astronomi o possedere un telescopio per osservare le recenti foto scattate dal telescopio spaziale James Webb e avere un sussulto di meraviglia per l’assoluta grandezza di tutto ciò che è stato creato dal Dio che adoriamo. Prova a dare uno sguardo all’immagine SMACS 0723, che a detta della NASA è “l’immagine a infrarossi più profonda e più nitida dell’universo lontano fino ad oggi”.

Quando ho visto le prime immagini del James Webb qualche giorno fa, due pensieri mi sono venuti in mente quasi contemporaneamente: Niente è importante. Tutto è importante.

Quando guardo quelle immagini e cerco di comprendere quanto vasto è il nostro universo, è come se la mia giornata difficile al lavoro, la mia prossima vacanza e la mia meravigliosa famiglia non fossero importanti. Ma poi, quando considero che per la grazia di Dio noi esistiamo e abbiamo la capacità di vedere e gustare la bontà di Dio—e di testimoniare la sua gloria—qui sul nostro pianeta grande quanto un granello di polvere nell’universo sconfinato, non posso fare a meno di pensare che tutto è importante.

Dio è davvero al di là di tutto questo?

È pressoché impossibile comprendere l’immensità dell’universo. La NASA spiega che l’immagine SMACS 0723 ha approssimativamente le dimensioni di un granello di sabbia tenuto a un braccio di distanza. Prendi un granello di sabbia, sollevalo al cielo stellato, e immagina che esso contenga migliaia di galassie che è possibile vedere con il telescopio più potente che sia mai stato costruito—e certamente innumerevoli altre galassie che non possiamo ancora vedere.

Mentre guardavo nel lontano passato dello spazio più profondo, mi sono chiesto: “Dio è davvero al di là di tutto questo?” Dio, che non è legato al tempo e allo spazio, non se ne sta su un lontano pianeta in una galassia dall’altra parte dell’universo, in attesa di portare il suo regno sulla terra. Dio è al di là degli abissi più profondi dello spazio e del passato lontano in cui guardiamo indietro attraverso lo spazio-tempo. Tuttavia, quando ho posato gli occhi sull’immagine SMACS 0723, confesso che il mio stupore era mescolato al dubbio: Dio è davvero al di là di tutto questo?

Sì. Il nostro Dio, che ha chiamato all’esistenza migliaia di miliardi di stelle con la sua parola, è in qualche modo non solo al di là delle galassie più distanti ma è come se le circondasse e le attraversasse. Per quanto sia difficile comprendere l’enormità dell’universo, è ancora più difficile capire che Dio è più grande di esso ed è al di là di esso. È difficile da comprendere, ma potrebbe non essere difficile da credere.

Soltanto Dio può essere dietro tutto questo!

L’immagine SMACS 0723, che contiene migliaia di galassie nei recessi più profondi dello spazio, è stata la prima immagine scattata dal telescopio spaziale James Webb che molti hanno visto. Quando l’ho vista mi sono chiesto se Dio è davvero al di là di un’immagine del genere. Ma quando ho visto l’immagine della Nebulosa della Carena (qui in basso), la mia risposta è arrivata sotto forma di una conclusione: Soltanto Dio può essere dietro tutto questo.

Dio non è soltanto al di là di tutto questo, intorno a tutto questo e presente in tutto questo (Salmo 121; Isaia 40:28), ma Dio è il Creatore di tutto questo (Geremia 32:17).

Soltanto Dio poteva creare tanta bellezza! Soltanto un Dio infinitamente potente poteva creare un mondo così insondabilmente grande e meraviglioso.

Alcuni cristiani potrebbero essere un po’ nervosi quando si dice che un’immagine stia guardando indietro di “13 miliardi di anni” nel tempo nel lontano passato dell’universo. I dibattiti sul creazionismo e sull’evoluzione (oltre a quelli sull’età dell’universo) all’interno della chiesa continueranno. Spero però che siamo tutti sbalorditi e riconoscenti per il fatto che la Nebulosa della Carena esiste ed è stata creata da Dio. Quale bellezza! Quale splendore!

Il cibo non deve essere delizioso. I fiori non devono profumare. E la Nebulosa della Carena, con le sue alte Scogliere Cosmiche distanti anni luce, non deve essere così bella e misteriosa com’è. Ma lo è. Si può quasi vedere il soffio della bocca di Dio (Salmo 33:6) nella Nebulosa della Carena. Dio ha creato questo spettacolo supermassivo di formazione stellare per essere bello, e nessun essere umano l’aveva visto fino ad ora.

Quali altre incomparabili meraviglie Dio ha nascosto negli angoli dell’universo ancora scoprire, e che forse non scopriremo mai? Quali altre opere gloriose egli ha creato con la sua mano per il suo compiacimento, che i nostri sensi non hanno ancora percepito? Solo egli sa. La sua dirompente creatività è talmente sconfinata che non scopriremo mai la sua fine, almeno fino a quando saremo su questo puntino di roccia spaziale chiamato Terra, da questo lato dell’eternità.

Dio è vicino

Dio conosce il tuo nome e il mio nome. Egli conosce i nomi delle stelle che nascono nella Nebulosa della Carena proprio in questo momento (Salmo 139:13-14; Salmo 147:4). Il Dio che è ben al di là degli angoli più remoti che il telescopio spaziale James Webb ci mostra è lo stesso Dio che dimora in te e in me, il Dio che è diventato un essere umano piccolo e fragile che è vissuto ed è morto come noi affinché per mezzo di lui potessimo stare con lui per l’eternità.

Forse anche tu, come me, guardi queste immagini sbalorditive e ti chiedi: Il mio Dio è davvero così grande? Sappi che la risposta di Dio è questa: “Soltanto io sono così grande, e non hai visto ancora niente”.

Dopotutto, egli è il Dio che “può fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo” (Efesini 3:20); Colui per mezzo del quale “sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili” (Colossesi 1:16).

Ringraziamo Dio perché si prende cura di te, di me e delle galassie che non vedremo mai. Tutta la creazione grida il nome del nostro glorioso Dio creatore (Romani 1:20).

Uniamoci al coro (Salmo 95:6; Apocalisse 5:13).


Chris Martin è il direttore dei contenuti di marketing per la casa editrice Moody Publishers e consulente per i social media, il marketing e la comunicazione. Scrive regolarmente una newsletter, Terms of Service, ed è l’autore di Terms of Service: The Real Cost of Social Media (B&H, 2022). Chris vive vicino a Nashville con sua moglie Susie, la loro figlia Magnolia e il loro cane, Rizzo.

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