Cinque bugie che Satana racconta ai fondatori di chiesa

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A Satana piace mentire. È il suo principale modus operandi nel tentativo di ostacolare l’avanzamento del regno di Dio. E poiché la fondazione di chiese è il mezzo principale che Dio usa per far avanzare il suo regno, a Satana piace mentire soprattutto ai fondatori di chiesa.

Alcune delle sue bugie sono evidenti. Per quanto a volte sia difficile credere da un punto di vista funzionale, quanto meno sappiamo che il nostro valore non è determinato dal risultato del nostro ministero. Sappiamo che l’amore di Cristo per noi e la nostra identità in lui non dipendono dalla nostra efficienza. Ma alcune bugie, forse quelle più pericolose, appaiono più credibili. Come il sussurro del serpente a Eva nel Giardino, assomigliano alla verità quanto basta per essere credibili.

Negli ultimi anni del mio ministero ho ascoltato, e ho creduto, ad alcune di queste bugie. Queste sono le cinque principali.

1. Se vuoi che una cosa sia fatta bene, falla da te.

L’equilibrio tra assumersi giustamente le proprie responsabilità e permettere ad altri di portare il peso del ministero rappresenta una sfida. Il capitano deve stare al timone della nave, ma non può farlo mentre si occupa delle vele; sta di vedetta e studia le mappe, ma non contemporaneamente. E se ci prova, di sicuro non farà bene ogni cosa.

Puoi avere molti doni, e potresti essere più qualificato di altri, ma probabilmente c’è qualcun'altro che può fare quel lavoro meglio con tutta la sua attenzione che con una frazione della tua. Per di più, Paolo ci dice in Efesini 4:11-12 che il ruolo del pastore è di equipaggiare altri in vista dell’opera del ministero. Ciò diventa difficile se insistiamo nel voler svolgere tutto il ministero da soli.

2. Devi fare molte cose per avere successo.

Ti sei mai chiesto perché Google ha vinto la gara dei motori di ricerca contro Yahoo, nonostante Yahoo un tempo avrebbe potuto acquisire Google per solo un milione di dollari? Ha vinto perché, mentre Yahoo cercava di fare di tutto, Google si è concentrata esclusivamente sull’essere un motore di ricerca. La pagina di Yahoo è fatta di notizie, previsioni del tempo, tabloid e altro. La pagina di Google è una semplice barra di ricerca. Ed è per questo che oggi diciamo “Googlare” e non “Yahooare”.

I fondatori sono tentati ad occuparsi di tutto. I social media ci riempiono dell’ansia pastorale di perderci qualcosa di importante, dal momento che siamo bombardati da idee che creano il desiderio di aggiungere un piccolo extra al nostro ministero. Resisti a questa tentazione. Dì no alle cose, e dillo spesso. Scopri quello che riesci a fare bene, e fallo. Sii come Google, non come Yahoo.

3. Devi essere un comunicatore dinamico per essere un predicatore incisivo.

Poche bugie opprimono un fondatore di chiesa come quella che dice che la predicazione fedele può essere fatta solo in un certo modo. Diamo per scontato che le nostre chiese si aspettino che il culto di domenica prossima imiti ciò che le persone hanno condiviso su Instagram e Twitter. Non fraintendermi: la predicazione dovrebbe stimolare la mente e il cuore. Il suo obiettivo è suscitare l’adorazione, e non soltanto dispensare informazioni. Come dice Tim Keller, il nostro obiettivo è quello di cambiare chi ci ascolta “sul posto”, ma questo obiettivo può essere raggiunto con un’infinità di stili.

Come pastori, dovremmo sforzarci di migliorare la nostra predicazione. Dobbiamo ricordarci però che la vera potenza non risiede in “discorsi persuasivi di sapienza umana”, ma in “dimostrazione di Spirito e di potenza” (1 Corinzi 2:4-5).

4. La fedeltà al vangelo si può dimostrare soltanto in un certo modo.

È un privilegio vivere nell’era dell’informazione. La quantità di contenuti utili accessibili con una semplice ricerca sul browser o con un ordine su Amazon è una benedizione. Possiamo, più facilmente che mai in passato, imparare da persone più sagge e con più esperienza di noi. Ma l’aspetto negativo di tutta questa accessibilità è che ci fa credere alla bugia che la nostra filosofia di ministero debba rispecchiare il libro più recente che abbiamo letto.

Per fondare chiese in modo efficace è necessario sapere quali variabili sono indipendenti e quali sono dipendenti. Mentre l’impegno all’ortodossia e alla missione di una chiesa non dovrebbe mai venire meno, le risorse e i contesti cambiano costantemente. Dobbiamo discernere come consolidare il primo aspetto e sviluppare il secondo.                                                               Ancora una volta dobbiamo imparare dal nostro fratello Paolo. Egli credeva che le questioni di “prima importanza” rimanevano tali: venivano prima di tutto (1 Corinzi 15:1-5). Eppure egli non aveva nessun problema a contestualizzare il suo messaggio e adattare il suo approccio a seconda delle circostanze in cui si trovava (Atti 17:16-34; Romani 14:14-15). Cercare di adottare la filosofia di ministero di qualcuno che ha capacità diverse dalle tue, o di una chiesa che ha risorse diverse dalla tua, è un esercizio in stoltezza, non in fedeltà.

5. Tu edifichi la chiesa.

Tutte queste bugie trovano la loro origine in quella che forse è la bugia più pericolosa a cui Satana vuole che i fondatori di chiesa credano: dipende da te. Se riesce a farti credere che la chiesa poggia sulle tue spalle, egli è riuscito a ostacolare l’avanzamento del regno di Dio, perché ora stai edificando soltanto il tuo regno. E a lui questo va più che bene.

Fondatore di chiesa, ricorda la promessa di Gesù: “E anch'io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere” (Matteo 16:18). Gesù edifica la sua chiesa.

Satana ama mentire a noi fondatori di chiesa perché cerchiamo di concretizzare la sua più grande paura: la diffusione del regno di Dio sulla terra. Noi lavoriamo per ciò che Satana detesta. Noi seguiamo la verità che egli cerca di cancellare. Perciò, mantieniti lucido. Stai all’erta. Il nostro nemico è pronto a sedurti con le sue bugie. Resta fedele al tuo primo amore (Apocalisse 2:4) e confida nel finale che ha promesso Colui che è infinitamente più capace di noi.


Matt Hodges (MA, Dallas Theological Seminary) e sua moglie, Kayla, hanno contribuito a fondare Bridge Point Community Church a Cypress, Texas. Egli è l’autore di A Living Hope: Examining History’s Most Important Event and What It Means for the World. Puoi seguirlo su Twitter.

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