Andare alla scuola di Dio

Viviamo in una cultura sbrigativa e corrotta. Vogliamo diventare cristiani maturi in cinque facili lezioni. Vogliamo diventare santi con quindici minuti al giorno. Vogliamo avere pance piatte e addominali scolpiti allenandoci tre volte a settimana. Quest’ultima cosa potrebbe anche funzionare con i tuoi addominali, ma non funzionerà con la tua anima. Andare alla scuola di Dio richiede tempo, fatica, energie e una profonda dedizione personale alla preghiera, allo studio della Scrittura, alla comunione con altri credenti e al servizio cristiano partecipando alla vita della chiesa.

Ascoltiamo le parole di Paolo: “Quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto. Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore” (1 Cor. 13:11-13). Paolo era il credente più maturo al mondo del suo tempo, era un uomo che possedeva l’equivalente di due dottorati in teologia prima di avere ventuno anni. Era un uomo che trascorse anni nel deserto per essere istruito da Cristo stesso e che fu scelto per essere l’apostolo dei Gentili. Eppure nella sua lettera ai Corinzi è un uomo che dice: “Ora conosco in parte”. Egli aveva capito che anche la sua conoscenza era limitata e che non era degna di essere paragonata a quella che avrebbe ottenuto quando sarebbe andato in cielo.

Egli adopera l’immagine di uno specchio, che potrebbe indurci in errore. Uno specchio fabbricato con le moderne tecniche di produzione del vetro a volte ci fa vedere in modo più chiaro che guardare una persona da un metro di distanza. A quei tempi però gli specchi non riflettevano le cose in modo così chiaro come quelli di oggi. Riflettevano delle immagini piuttosto oscure e distorte, e Paolo stava dicendo che la nostra conoscenza attuale è così; è parziale. Vediamo allo specchio in modo oscuro. Vediamo allo specchio in modo confuso. Ma tutta la confusione e l’oscurità svaniranno quando saremo nella gloria e vedremo le cose come sono realmente, inondati dalla grande luce che procede dalla presenza di Dio.


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