Affrontare i fantasmi del passato, del presente e del futuro

Il film Canto di Natale, tratto dall’omonimo romanzo di Charles Dickens, è un classico. Ebenezer Scrooge, un uomo d’affari senza scrupoli, la notte della Vigilia di Natale riceve la visita del suo ex socio Jacob Marley. Marley mise Scrooge di fronte alle scelte che aveva fatto nella sua vita e lo avverte che tre altri spiriti gli avrebbero fatto visita quella notte: i fantasmi del Natale passato, del Natale presente e del Natale futuro. 

Anche il ministero porta con sé i suoi fantasmi. È per questo che l’Avvento è così importante. Come Fleming Rutledge disse: “L’Avvento ci insegna ad aspettare il Natale per viverne il senso più autentico quando finalmente arriva. L’Avvento ha lo scopo di mostrare che il Natale non ha alcun significato se non siamo disposti a fare un coraggioso inventario delle tenebre”.

Anche noi, come Scrooge, dobbiamo fare i conti con il nostro passato, presente e futuro. Dobbiamo riconoscere la loro importanza e affrontare diligentemente ciò che ci perseguita. 

I fantasmi dei nostri collaboratori

Scrooge era terrorizzato da Marley. È facile provare un sentimento simile nei confronti di coloro che un tempo erano nostri amici nel ministero. Le relazioni rotte con persone che hanno significato molto per noi nel ministero provocano angoscia. Ma questa non è una novità. 

Paolo e Barnaba iniziarono i loro viaggi missionari insieme ma raggiunsero un punto di rottura in Atti 15 rispetto a Giovanni Marco e alla direzione del loro ministero. Luca, l’autore di Atti, lo definisce un “aspro dissenso” (Atti 15:39). Deve essere stata una rottura dolorosa, ma sia Paolo che Barnaba continuarono i loro ministeri per amore del Vangelo. Paolo non permise ai fantasmi dei dissensi passati di riempirlo di amarezza.

Alla fine del suo ministero, egli dimostrò una grande tenerezza nei confronti di Marco (2 Timoteo 4:11). Se sei tormentato dal peso di precedenti relazioni, chiedi a Dio di darti lo stesso cuore generoso nei confronti di coloro con cui un tempo hai lavorato insieme. 

I fantasmi del passato

Se sei umano, hai commesso degli sbagli. I fantasmi del nostro passato ci perseguitano quando ci vergognamo profondamente delle nostre mancanze. Come accadde a Scrooge nella sua vecchia scuola, il passato può invadere i nostri sogni facendoci rivivere eventi e conversazioni. Non possiamo permettere alle voci del passato di occupare abusivamente la nostra mente, ma ignorare i fantasmi del passato non è certamente il modo migliore per non esserne più perseguitati. Guardando indietro, dobbiamo vedere sia le valli oscure sia la luce brillante della grazia di Dio lungo il nostro cammino. Con il tempo possiamo dire con Paolo: “Per la grazia di Dio io sono quello che sono” (1 Corinzi 15:10). 

I fantasmi del presente

A Scrooge fu mostrato un quadro completo del mondo che lo circondava, ma egli non aveva alcun potere di cambiarlo. Nel ministero, i fantasmi del presente sono la nostra inadeguatezza, la nostra insicurezza e mancanza di controllo. Siamo perseguitati dal presente quando riconsideriamo continuamente la nostra chiamata e la mettiamo in discussione. Potremmo anche essere inadeguati in certe aree, e non possiamo certamente cambiare molte cose nella vita, ma tali verità sono in realtà buone notizie alla luce del Vangelo. È nella nostra debolezza che sentiamo Cristo dirci: “La mia grazia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza” (2 Corinzi 12:9). Specialmente come fondatori di chiesa e pastori, possiamo continuare a predicare la Parola in ogni occasione favorevole e sfavorevole (2 Timoteo 4:1-5). 

I fantasmi del futuro

Il più spaventoso dei fantasmi apparso a Scrooge era il fantasma del futuro, avvolto di tenebre e mistero. Gli ultimi anni ci hanno insegnato che non dobbiamo aggrapparci troppo ai nostri piani. Come Giacomo scrisse: “Che cos'è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce” (Giacomo 4:14). Quando ero più giovane, avevo un sacco di piani e credevo che la maggior parte di essi avrebbe funzionato. La vita, il ministero, l’esperienza, la pandemia e le delusioni ti fanno diventare saggio. Fissare il vuoto oscuro del futuro ci porta a gridare a Dio nella nostra disperazione affinché egli agisca, fiduciosi che egli è sovrano e buono. 

Uno degli aspetti più paralizzanti del futuro è pensare a quello che avrebbe potuto essere. La gente cerca di incoraggiarti dicendo: “Dio ha grandi cose in serbo per te!” Ma questo spesso ci si ritorce contro quando ci sembra che le cose non siano andate così. Quello che ci fa sentire bene agli inizi del ministero può diventare una maledizione in seguito—lasciandoci la sensazione di non aver mai vissuto all’altezza di tutto il nostro potenziale. Non dobbiamo dimenticare che Gesù è la vera vite, e che noi siamo solo dei tralci che non portano alcun frutto senza di lui. 

La nostra gioia non si trova nel successo o nell’impatto del nostro ministero, ma nel sapere che i nostri nomi sono scritti in cielo (Luca 10:20), e che siamo figli di Dio. Nell’affrontare i fantasmi del ministero che stanno dietro e davanti a noi, ricordiamoci di fare un coraggioso inventario delle tenebre. Ebenezer è il nome di una pietra commemorativa, un segno della fedeltà di Dio. L’unica speranza che abbiamo per evitare di diventare come il taccagno Scrooge è di accettare la nostra chiamata ad essere degli Ebenezer. Siamo rappresentazioni tangibili della fedeltà di Dio che sono caratterizzate dall’amore e dalla generosità, e portiamo questa verità con noi mentre affrontiamo i nostri fantasmi.


Bill Riedel è il fondatore e il pastore principale della chiesa Redemption Hill a Washington, D.C. È stato formato presso la Trinity International University (BA) e la Trinity Evangelical Divinity School (MDiv) e serve nel ministero dal 1998. È anche membro del consiglio di distretto di EFCA. Puoi seguirlo su Twitter.

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