L’incredibile amore che tendiamo a dimenticare

La vita cristiana può essere vissuta nelle valli e in cima ai monti, ma il cammino è per la maggior parte in pianura. Viviamo gran parte dei nostri giorni nella routine delle cose terrene, ordinarie. Tale monotonia può produrre noncuranza o apatia nei confronti del Signore. Egli può diventare uno dei tanti punti sulla nostra lista di cose da fare anziché il diletto e la gioia della nostra esistenza.

Tu ed io siamo propensi a dimenticare l’amore più grande che esiste nel mondo. E’ un amore che non possiamo comprendere né immaginare pienamente, eppure quasi dimentichiamo che egli ci ama, che desidera avere una relazione con noi e che noi siamo suoi. Come Robert Robertson scrisse nel suo splendido inno “Come Thou Fount”, tendiamo a vagare.

Il pericolo di questa nostra dimenticanza è che possiamo iniziare a pensare che la nostra vita riguardi noi e che ci siamo meritati il favore di Dio con la nostra bontà e non mediante la sua grazia. Oppure possiamo dimenticare il Signore completamente e vivere come se Colui che ci sostiene non esistesse; possiamo iniziare a vivere in modo autosufficiente.

Vale la pena combattere ogni giorno e ogni ora per ricordare il nostro amore più grande nel mondo. Un modo per combattere la nostra tentazione a vagare verso cose minori è ricordare che Dio ci ama e ci persegue. L’amore e il perseguimento di qualunque essere umano impallidisce a confronto dell’amore e del perseguimento di Dio. E una delle dimostrazioni più evidenti del carattere di Dio che ci persegue la troviamo scritta nella lode di Paolo in Efesini 1:3-14.

Dio ti persegue 

L’apostolo Paolo all’inizio di Efesini ci annuncia che c’è un oceano di grazia a nostra disposizione. La traduzione Greca di Efesini 1:3-14 è una frase piuttosto lunga — e per un buon motivo! Paolo è sbalordito dalla bontà di Dio per i peccatori. Non siamo noi ad aver cercato Dio; egli è venuto in cerca di noi. E non saremmo mai stati in grado di immaginare, tanto meno di meritare, le benedizioni spirituali che il Signore ci ha donato: la redenzione mediante il sangue di Cristo, il perdono dei peccati, l’adozione come figli, un amore eterno, un’eredità incorruttibile, grazia su grazia, e tanto altro ancora.

Paolo fa riferimento a Dio che viene a cercarci almeno sette volte. La lode iniziale getta le basi: “Benedetto sia il Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo” (Efesini 1:3). Tutte le promesse di Dio sono Sì e Amen in Cristo (2 Corinzi 1:20). Dio non ti sta negando niente che non è per il tuo bene assoluto.

C’è soltanto una persona legittimata a darci l’accesso a queste benedizioni spirituali: Gesù Cristo. Paolo cita Gesù almeno quindici volte nei primi quattordici versetti di Efesini. Paolo ci ricorda di nuovo più avanti in Efesini che la nostra salvezza non viene da noi — è un dono di Dio in Cristo Gesù (Efesini 2:4-9). In Cristo e a motivo di Cristo, abbiamo il dono della redenzione e tutto quello che accompagna quel dono stupendo. La realtà cosmica della nostra unione con Cristo è degna di tutta la nostra lode.

Quali sono dunque queste benedizioni? I versetti che seguono Efesini 1:3 ce lo dicono.

Sei eletto

Dio ci ha eletti prima della creazione del mondo (Efesini 1:4). Quando pensiamo a un monte come l’Everest o a un mare come il Mediterraneo, dovremmo cantare con il salmista:

Quand'io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte,

che cos'è l'uomo perché tu lo ricordi? Il figlio dell'uomo perché te ne prenda cura? (Salmo 8:3-4)

Dio ha messo in moto il mondo. I cieli raccontano la sua magnificenza; la creazione parla della sua santità. Eppure egli si ricorda dell’uomo peccatore! Prima di creare i cieli, egli scelse te. Il Dio santo, maestoso e meraviglioso si ricordava dell’uomo peccatore. Egli non fu sorpreso quando Adamo ed Eva peccarono. Egli sapeva che un giorno sarebbero caduti, e che avremmo continuato a peccare contro di lui. Egli ci scelse lo stesso. Il carattere di Dio è giusto, santo e grandemente misericordioso.

Sei amato

Paolo continua dicendo che Gesù ha garantito anche la nostra giustizia, e che un giorno compariremo davanti al Padre irreprensibili (Efesini 1:4). Gesù ha compiuto qualcosa che non  avremmo mai potuto compiere da noi stessi. Essere irreprensibili significa essere liberi da ogni colpa, liberi da ogni accusa. Nessun uomo su questa terra è veramente irreprensibile. Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio (Romani 3:23). Ma in Cristo siamo effettivamente irreprensibili. I nostri peccati sono perdonati e lavati. Cristo ci farà comparire irreprensibili nell’ultimo giorno, e già adesso Gesù intercede per noi. Siamo rivestiti della sua giustizia.

In Cristo, sei infinitamente amato (Efesini 1:4-5). Dio ha riversato tutte queste benedizioni spirituali su di noi a causa del suo amore per noi. L’amore di Dio non si può comprendere; è insondabile. Quando cerchiamo di paragonare il nostro amore a quello di Dio, veniamo tremendamente meno. Dio è amore (1 Giovanni 4:8). Tutto quello che conosciamo su Dio e ogni atto che Dio compie è legato al suo amore. Dio non può agire al di fuori del suo amore. La suprema manifestazione del suo amore è nel sangue di Cristo: “In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati” (1 Giovanni 4:10).

Questo è un amore che non potremo mai capire pienamente con le nostre menti finite e la nostra capacità limitata di amare. L’amore di Dio è incomparabile, ed è serbato per te in Cristo.

Sei adottato 

Dio avrebbe potuto fermarsi qui, ma non lo fece. Se siamo in Cristo, siamo anche stati adottati come figli e figlie di Dio (Efesini 1:5). Questa è un’adozione inseparabile (Romani 8:35-39). Noi cristiani siamo figli di Dio ed eredi di tutto ciò che è suo (Romani 8:32) — coeredi di Cristo (Romani 8:16-17).

Prima della creazione del mondo, Dio aveva noi in mente e decise di crearci e poi di adottarci come suoi figli. Possiamo accostarci al nostro Dio maestoso con piena fiducia (Ebrei 4:16) chiamandolo Abbà, Padre! (Romani 8:15). Non c’è nulla di più dolce che sapere che sei al sicuro, protetto e amato da Dio in modo così intimo. In Cristo, abbiamo libero accesso al nostro onnipotente Padre celeste.

Più di quanto possiamo immaginare

Le ricchezze di ciò che significa essere in Cristo sono molto più grandi di qualunque cosa potremmo chiedere o immaginare. Abbiamo soltanto scalfito la superficie! Dio ci ha eletti, predestinati, adottati, e ha riversato su di noi una grazia e un’eredità oltre ogni nostra immaginazione — tutto questo a lode della sua gloria.

Quando siamo tentati a pensare che in qualche modo dobbiamo essere abbastanza buoni per meritare l’amore di Dio, immergiamoci in Efesini 1:3-14. Questi versetti ci raccontano una storia diversa — una storia molto migliore. Il Dio dell’universo ha pensato a noi, ci ha creato, è venuto a cercarci, ha mandato suo Figlio a morire per noi, e ci ha perdonato — e noi non abbiamo fatto nulla se non ricevere questo. 

Ricordare queste verità gloriose ci aiuta a combattere la nostra noncuranza nei confronti del Signore. Ci rende desiderosi di conoscerlo, di amarlo e di ubbidirgli, non perché abbiamo meritato qualcosa, ma a causa di tutto quello che egli ha fatto. Poiché egli ha cercato noi per primo, noi possiamo cercare lui.


Trillia Newbell (@trillianewbell) è autrice di numerosi libri, tra cui uno studio biblico in sei settimane su Romani 8,If God Is for Us: The Everlasting Truth of Our Great Salvation. Il suo sito internet è trillianewbell.com.

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